entusiasmo
Dal gr. ἐνϑουσιασμός, der. di ἐνϑουσιάζω «essere ispirato», da ἔνϑεος, comp. di ἐν «in» e ϑεός «dio». Termine che presso i Greci indicava la condizione di chi era «invaso da una forza o furore [...] , una volta che prenda piede, opera più potentemente sulle persuasioni e azioni degli uomini che non la ragione o la fede». Locke presenta quindi essenzialmente l’e. in termini di fanatismo: la luce da cui sono abbagliati coloro che sono colti da e ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] carattere di oggettività sostanziale.
Tale evoluzione si attua specialmente per opera della gnoseologia empiristica inglese. J. Locke combatte l’innatismo cartesiano, cioè la dottrina dell’esistenza nell’anima di idee innate, determinate da Dio ...
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Nome usato (per la prima volta pare dai fisiocrati) per indicare il complesso di principi in materia di politica economica (detto anche sistema mercantile o mercantilista), corrispondente alla prassi dell’epoca [...] scrittori, frammisto a idee più libere e chiare (A. Serra, G. Botero, A. Genovesi, J. Bodin, W. Petty, J. Locke ecc.).
Principi del mercantilismo
Come indirizzo di politica economica il m. ha avuto invece assai maggiore importanza e, attraverso ...
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LEISEWITZ, Johann Anton
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Hannover il 9 maggio 1752, morto a Brunswick il 10 settembre 1806. Laureatosi a Gottinga nel 1774, percorse rapidamente la carriera legale e amministrativa, [...] il passaggio dall'età dell'Aufklärung al periodo tumultuoso dello Sturm und Drang. I suoi presupposti mentali sono l'empirismo del Locke e lo scetticismo del Hume, del Montaigne e del Bayle, gli autori filosofici più cari al L.; ma più potentemente ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] un'ontologia nel senso tradizionale, bensì una teoria della costituzione e funzionamento della ragione desunta in gran parte da Locke: in questo, come in altri aspetti, le sue concezioni, a parte il valore intrinseco, posseggono un elevato valore in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo una giovinezza sofferta, Jean-Jacques Rousseau scopre la propria vena polemica [...] Rousseau elabora, distaccandosi decisamente dai precedenti offerti da Hobbes (nel De cive e nel Leviatano) e da Locke (Secondo trattato sul governo). Il contratto rousseauiano concilia libertà individuale e coesione sociale in forza dell’“alienazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Seicento e Settecento si accende il dibattito sull’anima delle bestie, che affonda [...] , senza interruzione e senza fisso discrimine tra res extensa e res cogitans, gradualmente, attraverso una complessità crescente. Per Locke (Essay II) gli animali, anche se sono incapaci di elaborare idee astratte, hanno idee di cose particolari.
Per ...
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Scrittore e pastore inglese (Holne, Devonshire, 1819 - Eversley, Hampshire, 1875). Efficace divulgatore del socialismo cristiano, la sua ricca umanità e il suo romantico amore per la natura (fu studioso [...] e predicatorio: così il dramma The saint's tragedy (1848), e i romanzi Yeast, a problem (1849) e Alton Locke (1850). Negli anni successivi, la corrente conservatrice dell'anglicanesimo, che convergerà nel movimento di Oxford, tocca anche K., in ...
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GLOTTODIDATTICA
Renzo Titone
. Natura e ambito. - Il termine g., di derivazione greca, è stato saltuariamente usato in alcune pubblicazioni europee (di paesi mitteleuropei ed est europei) del nostro [...] ; mentre da altri si metterà in evidenza, con vario accento, o la priorità dell'uso pratico sulla grammatica (Locke) o il valore della comparazione interlinguistica (Du Marsais, Chompré, Weitenauer, Hamilton, ecc.) o la fecondità dei procedimenti ...
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Filosofia. - Le differenze e le somiglianze che l'osservazione empirica può notare tra i fatti psichici hanno indotto gli psicologi a presupporre una molteplicità di attitudini, come ad es. la sensibilità, [...] nomi diversi, dati all'anima secondo i suoi atti, si trova nella scolastica. Nomi e non azioni, dirà poi il Locke.
La teoria delle facoltà è quasi episodica nella storia del pensiero. Ha piuttosto larga popolarità che non lungo e autorevole credito ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.