Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] Voltaire, É. Bonnot de Condillac, Helvétius condussero in nome di Locke una serrata critica dello ‘spirito di sistema’ che aveva dominato . D’altra parte Diderot si rifece, oltre Locke e la sintesi newtoniana, al grande progetto baconiano ...
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LIBERALISMO
Ugo Spirito
. Per intendere compiutamente il liberalismo è necessario distinguerne un significato più lato, di natura speculativa, e uno più ristretto, specificamente politico. Se ci si [...] essere che quello dell'organica collaborazione in cui si realizza la vera libertà.
Bibl.: H. J. Laski, Political thought in England from Locke to Bentham, Londra 1920; id., Liberty in the modern state, Londra 1930 (trad. it., Bari 1931); A. O. Hansen ...
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SEMEIOTICA
Francesco Schiassi
. Questo termine nel linguaggio filosofico fu usato per indicare la scienza dell'uso, del significato delle parole e dei segni in generale (Locke). Nel linguaggio medico [...] semeiotica o semeiologia (da σημετον "segno" e λόγος "discorso") indica quella disciplina che ha per oggetto lo studio dei segni, cioè dei sintomi delle malattie. Oltre ai segni delle malattie, la semeiotica ...
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Scrittore inglese di economia e finanza (m. Holborn 1784), che su varî problemi economici precorse le idee di D. Hume e di A. Smith e criticò J. Locke e W. Petty. Tra i suoi molti saggi si ricordano in [...] particolare: Essay on the governing causes of natural rate of interest (1750); Calculations of taxes (1756); Plan for the establishment of charity-houses (1758); Knowledge of commerce as a national concern ...
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Filosofo (Samoens, Savoia, 1718 - Roma 1802), barnabita. Prof. nei collegi dell'ordine, quindi (1749) all'univ. di Torino. Fu creato cardinale nel 1787 da Pio VI. Seguace della filosofia di Malebranche, [...] du sentiment du Père Malebranche sur la nature et l'origine des idées contre l'examen de Mr. Locke, 1748), svolgendo in particolare, con forte accentuazione platonico-agostiniana, la dottrina malebranchiana dell'origine delle idee come presentate ...
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Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] la r. designa una delle due fonti della conoscenza (l’altra è la sensazione, che le fornisce il materiale); essa dà origine alle cosiddette idee di r., non ottenibili mediante i sensi (percezione, pensiero, ...
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Ogni concezione che identifica il contenuto della conoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] anche la filosofia di J.S. Mill e l’atomismo logico di G.E. Moore e di B. Russell. L’etichetta di m. è stata abitualmente usata in senso critico per riferirsi alle teorie psicologiche che fanno ricorso ...
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Massie, Joseph
Scrittore inglese di economia e finanza (m. Holborn 1784), che su vari problemi economici precorse le idee di D. Hume e di A. Smith e criticò J. Locke e W. Petty. Tra le opere: Essay on [...] the governing causes of natural rate of interest (1750); Knowledge of commerce as a national concern (1760) ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] fede, il cui scopo è l’obbedienza e la pietà, e non la verità, che è l’unico scopo della filosofia.
Con J. Locke la f. assume come suo compito essenziale l’esame della validità e dei limiti del sapere, diventando così f. critica. Prima di procedere ...
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Letterato ed educatore cubano (L'Avana 1800 - ivi 1862). Terminati gli studî teologici, prese contatto con la cultura europea in un viaggio dal 1828 al 1830. Diffuse in patria il pensiero di Locke, Condillac [...] e Stuart Mill ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.