Giornalista e statista canadese, nato ad Alloa, presso Edimburgo, il 29 novembre 1818. Nel 1838, emigrò col padre a New York e di qui, nel 1843, a Toronto, nel Canada, dove, dopo aver pubblicato un periodico [...] anno.
Bibl.: J. Lewis, George Brown, nella collezione The Makers of Canada (Anniversary Edition), Toronto 1926; G. H. Locke, George Brown, Toronto 1923; cfr. anche il Dictionary of Canadian Biography del Wallace e l'Encyclopedia of Canadian Biography ...
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SEMLER, Johann Salomo
Teologo, nato a Saalfeld (Turingia) il 18 dicembre 1725, morto il 14 marzo 1791 a Halle sulla Saale dov'era professore di teologia dal 1753, dopo essere stato insegnante nel ginnasio [...] Gesch. der Leben-Jesu-Forschung, 2ª ed., Tubinga 1913 e rist. 1921, c. 2; E. Buonaiuti, Lutero e la Riforma in Germania, Bologna 1926, p. 455; L. Salvatorelli, Da Locke a Reitzenstein, in Riv. stor. ital., 1929 (anche in Harvard theolog. Rev., 1929). ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] di Charleton e Gassendi trovò la sua piena espressione alla fine del secolo nell'Essay concerning humane understanding (1690) di John Locke, in cui si legge:
Perciò sono tentato di dubitare che, per quanto avanti l'umana industria possa spingere la ...
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Geni e ambiente nello sviluppo del comportamento
Igor Branchi
Cenni storici
Il fenotipo di un organismo, il complesso delle sue caratteristiche morfologiche e funzionali, è determinato dall’influenza [...] nel campo della scienza e della filosofia avevano sostenuto l’una o l’altra posizione. Per es., il filosofo John Locke nel 17° sec. credeva che le esperienze avessero un ruolo predominante nella formazione dell’individuo. Al contrario, Charles Darwin ...
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I beni comuni
Maria Rosaria Marella
I processi di privatizzazione imposti dal progressivo smantellamento del welfare e dalle politiche neoliberiste hanno accresciuto enormemente l’interesse per i beni [...] ; anche volendo giustificare lo jus excludendi alios con la necessità di retribuire il lavoro (secondo la nota teoria di Locke), ci scontreremmo con due evidenze: i terreni su cui insistono le proprietà collettive conservano integro il loro valore ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] altra, da una ad altra epoca storica (F. Bacone, Locke, Vico, Leibniz, ecc.); i significati sono storicamente variabili in esigenze e caratteri della vita sociale dei vari popoli (Locke); le forme linguistiche condizionano la vita intellettuale, le ...
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realismo
Nella filosofia scolastica, una delle posizioni nei riguardi del problema degli universali, consistente nell’attribuire ai concetti universali una realtà oggettiva. Nella filosofia moderna, [...] rifiutare il «sistema ideale» della conoscenza che, nato con Cartesio ed enunciato nelle sue forme più compiute da Locke, avrebbe caratterizzato la filosofia moderna, con la tendenza a considerare come oggetto specifico della conoscenza le «idee» e ...
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senso
Termine che presenta una complessa stratificazione semantica, potendo indicare, volta a volta: (1) la facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni, ossia la sensibilità; (2) ciascuna [...] ’assioma «nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu» (➔), principio che viene ripreso da Locke, e che Leibiniz trasforma per sottolineare, coerentemente con la propria impostazione razionalista, l’irriducibilità dell’intelletto stesso ...
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sostrato
Dal lat. substratus, participio passato di substernare «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternare «stendere a terra»). In filosofia, termine con cui si traduce letteralmente [...] soggetto (che nella tradizione era per lo più indicato come subiectum o suppositum) e in questa accezione si incontra in Locke (Saggio sull’intelletto umano, 1690, II, 23, 5), Leibniz (Nouvi saggi sull’intelletto umano, 1704, II, 23, 1) e Berkeley ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] , C. Thomasius), sarebbe stata in seguito variamente elaborata, su un terreno più generalmente filosofico, da T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau, I. Kant. Soprattutto a partire dal 19° sec. l’influenza teorica del giusnaturalismo iniziò a declinare ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.