Giureconsulto, nato a Cheapside (Londra) il 10 luglio 1723, morto il 10 luglio 1780. Ammesso al patrocinio legale nel 1746, nel 1749 succedette allo zio Seymour Richmond nella carica di recorder (pubblico [...] straordinaria importanza per il diritto inglese quale l'equità. La sua concezione filosofica risulta inspirata alle dottrine del Puffendorf, del Locke e del Montesquieu. Con ciò non si deve negare al B. il merito di avere dato una lucida esposizione ...
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Newton, Isaac
Paolo Casini
Il grande scienziato affascinato da luce e gravitazione
Un po’ fisico, un po’ filosofo, un po’ inventore: questo è Isaac Newton, lo scienziato che formulò la legge di gravitazione [...] modellato sull’esempio degli antichi, le formule della meccanica celeste gravitazionale ebbero sostenitori e avversari: John Locke, per esempio, dopo aver consultato il fisico olandese Christiaan Huygens sull’esattezza dei teoremi, scrisse in ...
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Luigi Luzzatti e Venezia
Paolo Pecorari
La doppia nascita
A Venezia Luigi Luzzatti nasce, si potrebbe dire, due volte, anagraficamente e culturalmente: anagraficamente, il 1° marzo 1841, nell’antico [...] coevo giudizio della polizia austriaca) legge Channing e Vogt, discute di filosofia politica, traendo spunti argomentativi da Spinoza e da Locke(7), frequenta in riva degli Schiavoni il Caffè Brigiacco, luogo d’incontro, dopo il 1859, di liberali e ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] che gli vennero via via dedicate: nel 1773 l'anonima traduzione, l'unica settecentesca, del secondo trattato lockiano (Ilgoverno civile di Mr. Locke tradotto nell'italiano idioma e dedicato a s. e. il signor G. D., Amsterdam 1773), forse stampata ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] chiarezza quale differenza vi fosse tra la sua posizione e quella del C., che gli pareva propendere pericolosamente verso Locke.
Dell'ammirazione del Muratori per il C. sono comunque testimonianza gli sforzi fatti per farlo venire ad una università ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] natura, e cagione dei fenomeni elettrici.". Richiamandosi a Locke, e pur risentendo del deteriore sostanzialismo scolastico, il B .
La gnoseologia del B. è sensistica: le sue fonti culturali sono Locke e d'Alernbert, che il B. cita (p. 6), rivelando, ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] da Michelangelo Antonioni dove con una semplice panoramica si passa dal presente al passato, da Locke seduto accanto al cadavere di Robertson allo stesso Locke che alcuni giorni prima sta parlando sulla terrazza con Robertson. Il procedimento opposto ...
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senso comune
Locuz. che ha assunto, nel corso della storia della filosofia, significati diversi e che, in età moderna, è stata prevalentemente utilizzata per identificare, in polemica con gli orientamenti [...] di Hume, Reid estende infatti la propria critica a tutte le gnoseologie moderne (risalendo fino a Descartes e a Locke) fondate sulle «idee», in quanto riducono gli oggetti reali, esistenti al di fuori della mente, alle rispettive rappresentazioni ...
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CAVAGNARI, Antonio
Giorgio Rebuffa
Nacque a Bettola (Piacenza) il 3 febbr. 1839 da Giuseppe e da Caterina Mazzoni. Laureatosi in giurisprudenza all’università di Padova, fu quindi per un breve periodo [...] al meccanismo di un orologio” (ibid., p. 19). Rappresentante della teoria “organica” è, invece, secondo il C., John Locke, e di quella “psicologica” Rousseau, “poiché condanna la forza, proclama la libertà e la sua inalienabilità e fonda i suoi ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] pronunciarla anche nell’ascoltatore fu proposta nel 17° sec. dai logici di Port Royal. Non diversamente anche J. Locke nell’Essay concerning human understanding (1690) sosteneva che la funzione delle parole è quella di essere contrassegno delle idee ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.