DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] , d'arbusti in qualche giardino, sull'esempio di Ciro e dei romani e qualche geniale arte meccanica per documento del Locke"" (Settecento riformatore, II, p. 153).
Nel 1764 il vescovo di Padova Sante Veronese lo pregò di accettare la carica di ...
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analogia
Dal gr. ἀναλογία, der. da ἀναλογίζομαι «calcolare proporzionalmente». È possibile individuare due significati fondamentali del termine che sono stati declinati in vari modi nelle diverse discipline: [...] , 171 b 38) o nell’epicureismo in connessione con il ragionamento induttivo (per es., Filodemo, De signis, II, 25). Anche Locke (per es., Saggio, IV, 16) e Leibniz (per es., Nuovi saggi, IV, 16, 12) propongono una concezione probabilistica dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Vitolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le rivoluzioni americana e francese costituiscono il punto di partenza del moderno costituzionalismo. [...] ’ordine sociale è assicurata dal rispetto della gerarchia e dell’autorità.
Tutto cambia con le opere di autori quali John Locke e Jean-Jacques Rousseau, i due principali teorici (insieme a Thomas Hobbes) del pensiero politico moderno: l’individuo in ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] filosofia kantiana. Dopo aver definito le posizioni precedenti la pubblicazione della Critica di Kant - fondamentalmente quelle di Locke, di Leibniz e della "scuola scozzese" (T. Reid, Dugald Stewart) - nei confronti del problema circa "l'origine ...
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GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] contesto della filosofia europea e giudicava il pensiero di P. Galluppi poco originale, giacché dipendente in buona parte da J. Locke e da Th. Reid, pur riconoscendogli il merito di aver avvertito l'esigenza di una filosofia meno angusta di quella ...
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PIZZI, Emilio
Andrea Sessa
PIZZI, Emilio (Luigi Emilio Maria). – Nacque a Verona il 1° febbraio 1861, primogenito di Giuseppe, guardia-freno alla ferrovia, e Teresa Pirotta.
Ancora bambino, tornò con [...] dagli incarichi a Bergamo e tornò a Londra, dove il 17 dicembre sposò la gentildonna inglese Lucy Courtenay Locke. Stabilitosi nuovamente nella capitale britannica, ripropose Rosalba (Covent Garden, 26 settembre 1902), poi messa in scena in tedesco ...
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socinianesimo
Dottrina teologico-morale elaborata e sistematizzata da Lelio e Fausto Socini (➔). Del s. (i seguaci di questa dottrina si davano il nome di unitarii, che appare verso il 1570, o di Fratres [...] , Newton, W. Penn. La ‘controversia antitrinitaria’ del 1687 costituì lo sfondo storico della Lettera sulla tolleranza (1689) di Locke. Così il s. cooperò alla preparazione del deismo e della libertà religiosa, e assieme a essi fu combattuto dal ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] di filosofia, un discorso sull'ineguaglianza degli uomini, in risposta a quello del Rousseau, un compendio della filosofia del Locke, un commento dell'Aritmetica universale del Newton, e voltò dall'originale in versi italiani il Saggio sull'uomo del ...
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MALEBRANCHE, Nicolas de
Carlo Mazzantini
Nato a Parigi il 6 agosto 1638, ivi morto il 13 ottobre 1715. Nel 1660 entrò nella congregazione dell'Oratorio e nel 1664 fu ordinato prete. Appassionatosi agli [...] come loro reale essenza; mentre gli aspetti qualitativi (le cosiddette proprietà sensibili: colore, suono, ecc., che il Locke chiamerà poi qualità secondarie) sono soltanto modificazioni del soggetto senziente.
Ma nel concetto che il M. si forma ...
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MARSILIO da Padova
Felice Battaglia
Politico e teologo, nacque a Padova tra il 1275 e il 1280 da un Bonmatteo della famiglia popolana dei Mainardini. Addottoratosi in medicina, nel 1312 lo si trova [...] L'autorità sua è indivisa e unica nello stato. M. con queste vedute anticipa la teoria della divisione dei poteri di Locke e di Montesquieu.
Nella seconda dictio M. distingue la legge umana dalla divina. Della prima giudice naturale è la gerarchia a ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.