errore
Ogni giudizio o valutazione che contravvenga al criterio ammesso come valido nel campo cui il giudizio si riferisce, o ai limiti di applicabilità del criterio stesso. A differenza della menzogna [...] nella Logica di Port-Royal (➔), ove però, nella quarta parte, si avvia anche una trattazione positiva della probabilità. Locke, nel Saggio sull’intelletto umano (➔), fonda la teoria del giudizio non più sul vero ma sul probabile (rivivificando ...
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volonta
volontà
La facoltà del volere; potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati, o, più genericamente, disposizione a fare qualche [...] di successione alternata di appetiti contrari (desideri e motivazioni di carattere finalistico). In questa stessa linea interpretativa si collocano Locke e soprattutto Hume, che riduce la v. a un’impressione interna, legata ai movimenti del corpo, e ...
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CAPRA, Marco Antonio
Amedeo Quondam
Figlio unico del notaio Francesco Antonio e di Rosa Venturocci, nacque a Lugo in Romagna intorno al 1739. Intraprese la carriera ecclesiastica, studiando prima con [...] . E nella sesta notte, che contiene un "saggio sull'Anima", le contraddizioni si esplicano nell'attacco alle teorie di Locke e di Voltaire: palinodia delle posizioni giovanili che erano costate al C. la persecuzione inquisitoriale. L'opera si chiude ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] – e Leibniz – che risolve la r. nell’attività rappresentativa delle monadi. Nella tradizione empiristica inaugurata da Locke prevarrà, invece, quella concezione della r. come esistenza oggettiva, data indipendentemente dal soggetto che a essa si ...
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BENINCASA, Francesco
Tiziano Ascari
Nacque a Sassuolo il 7 sett. 1731 da Luigi e da Lucrezia Baggi.
Il 24 ott. 1749 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e il 20 sett. 1760 fu ordinato sacerdote. [...] 1841, pp. 40-43. Gli è stato anche attribuito, non si sa con quanto fondamento, l'opuscolo Nuovo metodo dei sig. Locke per trascrivere..., Pesaro 1771.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Modena: Cancell. duc. Carpi, b. 289; Ibid., Carte Mantovani, m ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] suo tempo: quello di una poesia misurata, ragionevole, formalmente preziosa e levigata. Di questa poesia è supremo esempio The rape of the lock (in 2 canti, 1712; poi ampliato a 5 canti, 1714), che, ispirandosi alla vicenda del furto di una ciocca di ...
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RELAZIONE
Guido Calogero
Filosofia. - È uno dei concetti filosofici più problematici e più ricchi di storia. In generale esso designa ogni rapporto collegante, in maniera essenziale o accidentale, due [...] ultime, di cui vengono anzi a costituire una serie importantissima. Di qui la particolare cura con la quale empiristi come Locke e Hume cercano di determinare e classificare i varî tipi delle relazioni, dimostrandone la genesi in seno all'esperienza ...
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NOMINALISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in senso stretto una corrente speculativa medievale e in senso lato ogni concezione, tanto precedente quanto susseguente, che a proposito [...] di nominalistico venga più di frequente ascritto da un lato all'empirismo inglese, da Bacone a Hobbes e da Locke a Hume e a Stuart Mill, dall'altro agl'ideologi francesi, principalmente rappresentati dal Condillac). E nominalistiche possono essere ...
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Dal linguaggio comune, in cui significava originariamente generazione, produzione, questo termine, come già il greco κρισις, passò al linguaggio filosofico-religioso per indicare l'origine del mondo mediante [...] si mantiene aderente alla tradizione cristiana, quando pone la conservazione degli esseri identica alla creazione. Ma con Locke il concetto tradizionale cattolico è abbandonato: egli rifiuta la creazione come produzione ex nihilo. Attraverso Spinoza ...
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Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi [...] stessa spiritualità.
I problemi nascenti da questa posizione sono in via di esplicazione.
Bibl.: Oltre le opere citate, cfr.: J. Locke, An Essay concerning human Understanding (1690), Oxford 1894, II, cap. 11, §§ 10-11; cap. 32, § 6; IV, cap. 7, § 9 ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.