Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono
Cosimo Ceccuti
Genesi del libro
La genesi degli articoli pubblicati fra il 1916 e il 1920 sulla «Critica» e poi raccolti nel volume Gino Capponi [...] , con un’attenzione notevole al fatto, all’elemento positivo, nel solco della «sana e giudiziosa scuola di Locke» (p. 8), come la definiva Capponi. Anima indubbiamente e profondamente religiosa, non scorgeva la possibilità di una speculazione ...
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SARTORI, Giovanni
Leonardo Morlino
SARTORI, Giovanni. – Nacque il 13 maggio 1924 a Firenze da Dante e da Emilia Quentin.
Figlio unico, subito rivelatosi un enfant prodige, si laureò nel 1946 in scienze [...] state oggetto le dispense, per inglobare i grandi classici del pensiero da Aristotele a Niccolò Machiavelli, John Locke, David Hume, oltre agli autori ottocenteschi e novecenteschi fondatori delle scienze sociali come Vilfredo Pareto, Gaetano Mosca ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] di Giannone» (14 agosto 1745, ibid., I, cit., p. 819).
Raffaele Ajello ha giustamente osservato che Tanucci accostò Giannone a John Locke e a Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu (13 febbraio 1751, ibid., II, cit., p. 625), e dunque alla ...
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L'Ottocento: chimica. Una nuova scienza
David M. Knight
Una nuova scienza
Se per scienza si intende un corpus di conoscenze empiriche regolato e ordinato dalla teoria, allora si può affermare che la [...] a partire da fogli di 'carta assorbente'. La chimica era la scienza delle qualità secondarie di cui avevano parlato Galilei e John Locke: colori, sapori e odori, e un bravo chimico doveva sapersi servire di tutti i suoi sensi.
Oltre al fastidio dei ...
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BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] realtà nel 1779, per esser poi ristampato a Napoli nel 1819 e ancora a Venezia nel 1822.
Partendo da Locke, "l'istoriografo dell'umana intelligenza", da Condillac "gran metafisico", si allontanava dal metodo aprioristico, del diritto naturale, così ...
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VERA, Augusto
Jonathan Salina
– Nacque il 4 maggio 1813 ad Amelia, in Umbria, da Sante e da Giovanna Altieri.
Il suo nome completo era Augusto Filippo Nicola Olimpiade. La famiglia era dedita da generazioni [...] scalpore perché Vera, da una prospettiva hegeliana, criticava direttamente il pensiero empiristico derivante da Francis Bacon e John Locke, tanto diffuso in area anglosassone. Collegata a tale scritto e composta nello stesso periodo di tempo fu una ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] offerta direttamente e indirettamente dall'A. agli Scrittori d'Italia (ma anche per notizie di letture compiute, Montesquieu, Locke, Voltaire, Wolf, Tournemine ecc.), e da contatti diretti od epistolari con lo Zeno, con l'Argelati, con il ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] e finanzieri del secolo, non brilla certo per novità e modernità di teorie: vuol infatti dimostrare, contro l'opinione di Locke, Galiani, Genovesi, Carli e molti altri, che l'accrescimento del valore numerario delle monete non produce un pari ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] di Cambridge (Herbert di Cherbury, Cudworth), i fautori di una r. ‘razionale’ o ‘naturale’ in Inghilterra (Locke, Shaftesbury) e Francia (Voltaire, Diderot, Rousseau), i difensori della Aufklärung come movimento di rinnovamento soprattutto nell ...
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Da patria a nazione
Alessia Ceccarelli
Il termine «patria» deriva dall’espressione latina terra patria, che in origine avrebbe designato eminentemente un vincolo giuridico-patrimoniale, ovvero la terra [...] ’età napoleonica. Per esempio nel giudizio di Voltaire (1694-1778), che si ispirò variamente alle opere dell’inglese J. Locke, la patria e la nazione potevano coincidere solo a opera di sovrani incapaci di derive assolutiste. Anche al contemporaneo A ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.