Gesuita, nato a Varsavia da genitori francesi il 25 maggio 1661, morto a Parigi il 17 maggio 1737. Nominato insegnante di teologia a Rouen, venne in urto, per un suo opuscolo di Difficultés teologiche [...] de nos jugements, ecc. (Parigi 1724: nuova ed. a cura di Fr. Bouillier, Parigi 1843). In bilico tra Descartes e Locke, il B. difende, a proposito di questo problema, una posizione che, se non partecipa di alcuna intenzione modernizzante e dà con ciò ...
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laicismo
Termine che si diffonde nella Francia della seconda metà del 19° sec., nel quadro dello scontro tra le culture politiche ‘figlie’ della Rivoluzione francese e il mondo cattolico. Esso si fonda [...] le proprie decisioni; il secondo, destinato alla cura delle anime, può servirsi soltanto della persuasione. «Occorre una luce – scrive Locke – perché muti una credenza dell’anima: e la luce non può essere data in alcun modo da una pena inflitta al ...
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Barbon, Nicholas
Economista e medico (Londra 1640 - ivi 1698). Membro del Parlamento, s’impegnò in varie imprese e in attività di finanza e assicurazione. Favorevole alla libertà commerciale, intervenne [...] su diverse questioni di economia monetaria in contrappunto con J. Locke, soprattutto all’epoca della riconiazione (1696). La sua opera più nota è il Discourse of trade (1690). L’interesse di B. è la rendita del capitale, inteso nel senso di capitale ...
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BRIGANTI, Tommaso
Franco Venturi
Nato a Gallipoli il 21 apr. 1691, laureato in legge a Roma nel 1717, dedicò la sua vita agli studi giuridici, in un'atmosfera coscientemente provinciale, largamente [...] aperta tuttavia agli stimoli intellettuali europei (Bayle, Locke, Le Cierc, Fontenelle, Voltaire, d'Argens, Montesquieu) e soprattutto alla grande discussione sui fondamenti stessi del diritto che si svolse in Italia nel primo Settecento (Gravina, D' ...
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Filosofo, teologo e predicatore inglese, nato probabilmente a Chester nel 1649, morto nel 1737. Appartenne alla setta dei non conformisti e fu perciò varie volte accusato è perseguitato come dissidente [...] dalla chiesa ufficiale. La sua attività di scrittore si ricorda soprattutto per varî scritti in difesa di Locke: Observations of the Animadversions on a late book entitled: The reasonableness of Christianity, Oxford 1698; Some considerations on the ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia seicentesca rielabora in differenti modi la concezione della sostanza [...] dire al vecchio Leibniz che le monadi sono la via di salvezza rispetto alla abissale teoria spinoziana dell’unica sostanza.
Locke e la critica del concetto di sostanza
La critica del concetto di sostanza è senza alcun dubbio uno dei passaggi chiave ...
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(o mask) Tipo di azione scenica in voga nelle corti inglesi tra Cinque e Seicento, costituita da canto, danza, scenografia e recitazione. D’argomento mitologico e vicino al ballet de cour francese e all’intermedio [...] italiano, il m. fu coltivato da M. Locke, J. Blow e T.-A. Arne. Tra gli autori: B. Jonson per azioni sceniche e versi, e I. Jones per scenografie. ...
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Termine filosofico con cui talora fu designata la teoria idealistica risolvente nell’esperienza conoscitiva ogni presupposto di realtà oggettiva e ‘materiale’. Con tale nome fu designata da G. Berkeley [...] la propria dottrina, in quanto negava l’esistenza oggettiva non solo delle ‘qualità secondarie’ (Locke), ma anche delle ‘qualità primarie’ e di ogni loro possibile ‘sostrato materiale’. ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] al grande modello dell’empirismo e dell’utilitarismo, di John Locke, di Jeremy Bentham, di John Stuart Mill e degli autori del Federalist; e che perciò assegnavano le sorti della libertà ai postulati fondamentali della protezione dell’individuo, dell ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] caso di infrazioni il popolo ha diritto di riprendere il potere e di resistere anche con la forza. Lo S. di Locke è poi tollerante: la vita religiosa come tale sfugge all’interesse dello Stato. Tuttavia questa tolleranza non è illimitata: non possono ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.