Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] , in modo particolare dagli epicurei, dagli stoici e dagli scettici; per l’età moderna, specialmente da F. Bacone, J. Locke, D. Hume. Ha conosciuto notevoli sviluppi nell’età del positivismo, soprattutto in logica e psicologia, a opera di J.S ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] evidenza: "io sono corpo e penso". Sul piano religioso, coerentemente con le sue posizioni gnoseologiche, vicine a quelle di Locke, fu fautore di una forma di deismo basato sull'ammissione di un Dio "primo motore intelligente", eterno autore di un ...
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Economista inglese (n. 1776 - m. 1833), fu il primo a seguire le idee di H. Thornton a proposito degli effetti della politica bancaria sulla circolazione. Il suo classico trattato Thoughts on the effects [...] of the bank restriction (1803) esercitò notevole influenza sul pensiero di D. Ricardo. Fu autore anche di una Life of Locke e di varî scritti e discorsi in materia economica, raccolti dopo la sua morte (Selection from the speeches and writings, 1844 ...
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contratto sociale, teoria del
Riccardo Vannini
Patto ipotetico attraverso cui individui appartenenti a una stessa società decretano le regole che sottendono al suo fondamento. La filosofia politica [...] : la guerra civile, gli scontri tra religioni e i conflitti di classe.
Lo stato di natura per Locke
Lo scopo filosofico della teoria del c. s. di Locke è di dimostrare l’illegittimità di un assolutismo monarchico, in un epoca in cui, a seguito della ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] però privilegia il governo misto nel quale il Re, i Lord e i Comuni sono compresenti nel Parlamento. A inquietare John Locke sono piuttosto le forme di non res publica.
Tuttavia Bodin era partito da una definizione assai restrittiva di république, di ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] 27-28, 50, 54, 64, 79, 99, 135, 174.
48 J.T. Noonan, E. Gaffney, Religious Freedom, cit., p. XXI.
49 Cfr. John Locke, Second Treatise of Government, ed. by C.B. Macpherson, Indianapolis (IN) 1980, pp. 52 e 123-124.
50 Duties in American Colonies Act ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] Dio esiste, ha creato il mondo e premia la buona condotta in una vita futura.
Religione naturale e religioni rivelate: Locke, Toland e Clarke
Uno dei problemi principali affrontati dai deisti è quello della rivelazione. Come spiegare il fatto che Dio ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] seguito al patto il popolo abbia ceduto irrevocabilmente la sovranità e la libertà al principe, di contro Sidney, Milton, Locke e altri giudicano che il potere emani dal popolo, attraverso il contratto, in cui è necessario che i singoli sacrifichino ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] di natura di abbandonare questa condizione e di dar vita, appunto, a una "società civile o politica". Questa definizione di Locke è tanto più rimarchevole, in quanto per lui lo stato naturale non ha affatto quella connotazione asociale che ha per ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] è stato proposto da C.S. Peirce e C. Morris; tuttavia, semiotics in Peirce riprende la denominazione semeiotiké (con cui J. Locke intendeva la dottrina dei segni, in particolare di quelli più comuni, le parole), che risale a Galeno e si ritrova in J ...
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lock
‹lòk› s. ingl. [propr. «blocco, chiusura», der. di (to) lock «chiudere, bloccare»], usato in ital. al masch. – In informatica, operazione automatica di bloccaggio di zone di memoria o di dischi interi (in quest’ultimo caso il comando...
lockiano
‹lokià-› (o lochiano) agg. – Che si riferisce al filosofo ingl. John Locke (1632-1704), al suo pensiero e alla sua opera: l’empirismo l.; le idee semplici e le idee complesse del pensiero lockiano.