PUTEALE (Puteal, περιστόμιον ϕρέατος)
W. Hermann
Nel senso proprio vèra o bocca di pozzo. Normalmente erano di forma circolare corrispondente a quella degli orifizi di pozzi e cisterne, ma non mancano [...] perché non c'era né polla né conduttura d'acqua. Così è verosimile l'opinione (del Kaehler) che si tratti del locus religiose saeptus menzionato da Cicerone (De divin., 2, 86), dove Numerius Suffustius aveva trovato le sorti di quercia dell'oracolo ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] si andarono disponendo ai due lati delle vie di accesso alla città. Il luogo nel quale si seppelliva era per eccellenza locus religiosus.
Questa disposizione "viaria" non è una esclusività dei Romani, ma dai Romani fu adottata e ampliata nel modo più ...
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BAMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Bamberg; Papinberc, Babenberch nei docc. medievali)
Città della Germania in Alta Franconia (Baviera settentrionale). Rispetto alle antiche sedi vescovili tedesche sul [...] due chiese parrocchiali ognuna al centro di un braccio della croce - di cui erano coscienti già i contemporanei: "sic locus [...] ecclesiis [...] in modum crucis undique munitus" (Adalberti Vita Heinrici II imperatoris; MGH. SS, IV, 1841, p. 794). Il ...
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TARRASA
M. Guardia Pons
(catalano Terrassa; Egara, Terracium nei docc. medievali)
Città della Spagna nordorientale, in Catalogna (prov. Barcellona).Del municipio romano su cui si sviluppo la città medievale [...] preliminares sobre la sede episcopal de Egara, Antiquité tardive 4, 1996, pp. 221-224; M. Guardia, Sant Tomàs Becket i el programa iconogràfic de les pintures murals de Santa Maria de Terrassa, Locus Amoenus 4 (in corso di stampa).M. Guardia Pons ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] da recinto e podio, è da riconoscere il sacellum, ovvero i loca dis sacrata sine tecto (Fest., p. 318 Lindsay) o il locus parvus, deo sacratus cum ara (Gell., VII, 12, 5). Si tratta del nucleo base di ogni santuario, la cui vetustà era ben ...
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PARENZO
G. Cuscito
(lat. Parentium; serbo-croato Poreč)
Città dell'Istria (Croazia), posta su di una piccola penisola lungo la costa occidentale. Il sito, forse già abitato in epoca preistorica, divenne [...] del Centro di ricerche storiche di Rovigno 26, 1996, pp. 447-487; G. Cuscito, Ancora su Mauro ''episcopus et confessor'' e sul ''locus duplicatus'' di Parenzo, in Domum tuam dilexi. Miscellanea in onore di A. Nestori (in corso di stampa).G. Cuscito ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] rispetto all’effettivo mutamento del quadro insediativo è un’ulteriore conferma della forte valenza del sito della cattedrale come locus sacer della comunità. La cattedrale non occupa una posizione fissa nel contesto urbano: se è frequente la sua ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] della tomba vera e propria. Il giardino coltivato all'interno del recinto conferisce allo spazio funerario le caratteristiche del locus amoenus che rendevano piacevole la sosta al visitatore (Cic., Att., XII, 19, 1; Petr., 71, 7). Il recinto ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] Sepolcro venne distrutta e della ricostruzione, iniziata nel 1257, resta qualche traccia nell'attuale edificio, mentre il locus francescano, ancora extra moenia, non risulta rimanesse danneggiato: è probabile però che subito dopo si iniziasse la ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] Città di Castello 1989; M. Grondona, Una città e la sua memoria. Todi nell'invenzione iconografica e nella figura d'un locus celeber, Spoleto 1991; E. Lunghi, ''Rubeus me fecit''. Scultura in Umbria alla fine del Duecento, Studi di storia dell'arte 2 ...
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locus
s. m., lat. (pl. loci). – Termine corrispondente all’ital. luogo, adoperato talvolta invece di questo in usi specifici di alcuni linguaggi settoriali. In partic.: 1. Nel linguaggio scient., entra in alcune locuz. che designano zone circoscritte...
variabilita
variabilità s. f. [der. di variabile]. – L’essere variabile; condizione o proprietà di ciò che è variabile; attitudine di uno o più elementi a presentarsi in vario modo o con varia intensità: v. di una grandezza; v. del tempo;...