NOVASCONI, Giuseppe Antonio
Ennio Apeciti
NOVASCONI, Giuseppe Antonio. – Nacque il 23 luglio 1798 a Castiglione d’Adda, da Pietro e da Teresa Squassi.
Fu il primo di cinque figli (tre femmine e due [...] municipali – e di radicate convinzioni di fede: il fratello Giacinto divenne francescano.
Nel 1812 entrò nel seminario di Lodi. Ordinato sacerdote il 7 ottobre 1821, insegnò grammatica e filosofia nel seminario diocesano sino al 1831, quando divenne ...
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BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] entrò nel seminario di Padova, ove si dedicò con ricca versatilità agli studi letterari, scientifici e filosofici, conseguendo frequenti lodi e premi. Il 10 ag. 1769 si laureò in filosofia, sostenendo brillantemente una tesi de moribus, che pubblicò ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ridà vigore a confraternite di laici già esistenti nell’alto Medioevo, il cui principale scopo era quello di riunirsi a cantare le lodi di Gesù, di Maria, poi anche dei santi: il loro canto, la lauda, dapprima lirica, diviene poi drammatica, ed è all ...
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Architetto, scultore, intagliatore (Verona 1457 circa - ivi 1525). Monaco olivetano, lavorò in varî monasteri dell'ordine. A Verona (1491-1501) diresse i lavori del campanile ed eseguì gli stalli del coro [...] candelabro e gli stalli del coro. Tornato a Verona (1519), eseguì le specchiature che sono ora in S. Maria della Clemenza a Lodi. Suoi anche alcuni intarsî nel coro del duomo di Siena. Maestro di tarsia, si distinse per la novità dei motivi (animali ...
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SANGIORGIO, Abbondio
Paolo MEZZANOTTE
Scultore, nato a Milano il 16 luglio 1798, morto ivi il 2 novembre 1879. Avviato alla scultura dal romano Camillo Pacetti, che insegnava all'Accademia di Brera, [...] concorso accademico. Nel 1825 fu preferito per l'esecuzione della celebre sestiga dell'Arco del Sempione, che gli valse lodi universali e onori. Attese all'opera monumentale per sei anni, quotidianamente visitato ed assistito da artisti e letterati ...
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RUBBIANI, Alfonso
Aldo FORATTI
Restauratore di monumenti; nato e vissuto a Bologna (1848-1913), amò la sua città d'un amore vigile e disinteressato, che gli permise di attuare un programma di studî [...] dalla Mercanzia al S. Francesco, dal Palazzo del Podestà a quello di Re Enzo, ebbe note assai personali, e quindi le lodi dei più non evitarono qualche riserva, quando l'idea di ripristinare con eccessiva libertà sopraffece il più storico concetto di ...
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Tommaso Parentucelli (forse Sarzana 1397 - Roma 1455). Dottissimo umanista, abile diplomatico, fu vescovo di Bologna (1444), cardinale (1446); papa nel 1447. Pose termine allo scisma d'Occidente, ottenendo [...] III (1452), represse duramente la congiura di S. Porcari (1453), favorì, dopo la caduta di Costantinopoli, la pace di Lodi e la Lega italica (1454). Promosse, specie in Germania, la riforma dei costumi ecclesiastici; protesse le lettere e le arti ...
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MORENA, Acerbo
Lidia Capo
MORENA, Acerbo. – Nacque verso il 1120-25 dal giudice, console e cronista lodigiano Ottone.
È attestato, solo per la sua attività di giudice ed esperto di diritto, da diversi [...] .; Schmale, 1986, p. 184).
Acerbo fu giudice e messo di Corrado III e, come e più del padre, fu vicino al vescovo di Lodi e al Barbarossa. Fu tra i consiglieri (pares) di Alberico, vescovo fedele all’imperatore e al suo papa (Vignati, II, 17 = Grossi ...
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CANANI (Canano), Antonio Maria
Giuliano Gliozzi
Nacque a Ferrara da Bernardino (o Bernardo) negli ultimi anni del sec. XV. Medico, chirurgo ed esperto anatomista, fu rìconoscìuto nel suo campo come [...] dal contemporaneo Vittore Trincavello "oracolo delfico da consultarsi in ogni questione medica o filosofica", e ricordato con ammirazione e lodi dai medici G. Mainardi, G. Emiliani, e dal letterato Flavio Antonio Giraldi in una lettera in esametri ...
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rusticamente
Lucia Onder
Con il valore generico di " rozzamente ", l'avverbio compare in un solo luogo (Cv I II 3), dove si dice che è volgare, rozzo, villano sia il lodare sia il biasimare quando si [...] sé medesimo sanza necessaria cagione parlare, e da ciò è l'uomo rimosso, perché parlare d'alcuno non si può che il parladore non lodi o non biasimi quelli di cui elli parla; le quali due cagioni rusticamente stanno, a far [dire] di sé, ne la bocca di ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
lodigiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla cittadina di Lòdi, capoluogo di provincia, sulla destra dell’Adda: le industrie l.; formaggio l. (o assol. lodigiano, s. m.), varietà del formaggio grana padano fabbricato nel...