Doge di Venezia (Venezia 1373 - ivi 1457). Percorse rapidamente e con successo le maggiori cariche interne della Repubblica: fu capo della Quarantia nel 1401, due volte capo del Consiglio dei Dieci nel [...] di questi ultimi, Firenze si staccò dall'alleanza. Venezia dovette accettare il pesante ridimensionamento impostole con la pace di Lodi (1425). Questo fatto pesò come un insuccesso sull'attività politica del F., e vi si aggiunse la condotta ...
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MALATESTA, Dorotea
Raissa Teodori
Nacque a Rimini il 26 apr. 1478, figlia adulterina di Roberto Malatesta e di una donna mantovana appartenente probabilmente all'illustre famiglia da Crema. Cresciuta [...] Montefeltro (cognato di Roberto Malatesta che ne aveva sposato la sorella Elisabetta da Montefeltro).
I contemporanei cantarono presto le lodi della bellezza della M. e la dissero preferita tra le dame di corte della duchessa, che favorì le sue nozze ...
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GUANZATI, Luigi (al secolo Giovanni Antonio)
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Romano di Lombardia, nei pressi di Bergamo, il 15 nov. 1757 da Francesco e da Rosa Pinaroli; studiò filosofia nei collegi [...] Cenni intorno alla vita e agli studi del r.p. don L. G., Milano 1836; G. Colombo, Profili biografici di insigni barnabiti, Lodi 1871, pp. 225-228; O.M. Premoli, Storia dei barnabiti dal 1700 al 1825, Roma 1925, p. 456; G. Boffito, Scrittori barnabiti ...
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Generale (Cambrai 1739 - Turville Park, presso Henley-on-Thames, 1823). Autore del Précis de la défense de la Normandie (1777), gli fu affidato l'anno seguente il comando della piazza di Cherbourg. Aderì [...] , fu messo sotto inchiesta; ma passò allora dalla parte degli Austriaci, rivelandosi partigiano dei Borboni. Respinto dalla Restaurazione per aver accettato lodi e anche una pensione dall'Inghilterra, morì nell'oscurità e nelle ristrettezze. ...
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Pittore (Milano 1661 - ivi 1713). Formatosi a Bologna con C. Cignani, nel 1685 fu a Roma dove assorbì le diverse influenze del Baciccia e di C. Maratta (Sacra Famiglia, 1686, S. Francesco a Ripa). Attivo [...] e brillanti. Autore di cicli di affreschi in Sant'Angelo (Milano, 1687), in San Gaudenzio (Novara, 1691), nell'Incoronata di Lodi (1699) dipinse anche numerose tele e pale d'altare (Madonna col bambino e Sant'Antonio, 1706-08, Cassano d'Adda, chiesa ...
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Poligrafo (Venezia 1508 - ivi 1568). Lavorò al servizio dei Giolito per i quali tradusse, commentò, plagiò opere antiche e moderne; cinque commedie (Capitano, Fabrizio, Marito, Ragazzo, Ruffiano) e le [...] intorno alla lingua, le sue Osservazioni sulla volgar lingua (1550). L'Aretino o Dialogo della pittura (1557), con grandi lodi per Tiziano, s'inserisce nel dibattito sulla supremazia del disegno o del colore, puramente tecnico è il Dialogo dei colori ...
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GALEOTTI, Sebastiano (Bastiano, Gasparo)
Rita Dugoni
Figlio di Domenico e di Maria di Bastiano Vignoli, nacque a Firenze il 22 dic. 1675 e venne battezzato il giorno successivo nella chiesa di S. Maria [...] ; Id., in La chiesa e il convento di S. Marco a Firenze, II, Firenze 1990, p. 360; G.C. Sciolla, L'arte, in Lodi. La storia, Lodi 1990, pp. 235-237, 254; G. Cirillo - G. Godi, I disegni della Biblioteca Palatina di Parma, Parma 1991, pp. XIII s., 141 ...
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GABBA, Luigi Angelo
Gian Piero Marchese
Nacque a Milano il 2 ag. 1841 da Melchiade, professore di belle lettere, e da Maria Cavezzali, quinto di sette figli. Frequentò la scuola di chimica della Società [...] quale praticante di farmacia. Dal 1861 al 1866 insegnò fisica e chimica nell'istituto agricolo di Corte Palasio, presso Lodi; contemporaneamente frequentò i laboratori di Milano e di Pavia e compì viaggi di studio in Germania e in Inghilterra. Nel ...
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Figlio (m. Casale Monferrato 1483) di Giangiacomo e di Giovanna figlia di Amedeo VII di Savoia, si pose al servizio di Francesco Sforza nel 1448 ricevendone in cambio il dominio in Alessandria e in altre [...] , combatté sempre tra Piemonte e Lombardia, prima vittorioso, poi vinto da Sacramoro di Parma (1452). Dopo la pace di Lodi (1454) si riconciliò con F. Sforza, col quale G., divenuto marchese di Monferrato nel 1464, succedendo al fratello Giovanni ...
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DECIO (Desio, De Desio), Agostino (Agosto)
Silvana Pettenati
Milanese, attivo come miniatore dal 1531 al 1590, fu celebrato dai contemporanei, in particolare dal Lomazzo, il quale ne scrive nel Trattato [...] in Arte lombarda, XVI (1971), pp. 157-67; Id., Miniature lombarde, Milano 1973, pp. 52, 92 s.; A. Novasconi, Le miniature di Lodi, Lodi 1976, pp. 61-66, 228-49; S. Pettenati, I Decio e i vetri églomisés, in Per Maria Cionini Visani. Scritti di amici ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
lodigiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente alla cittadina di Lòdi, capoluogo di provincia, sulla destra dell’Adda: le industrie l.; formaggio l. (o assol. lodigiano, s. m.), varietà del formaggio grana padano fabbricato nel...