DIOTTI, Giuseppe (Francesco Giuseppe Antonio)
Renzo Mangili
Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 1º marzo 1779 da Gaetano, bottaio, e da Elisabetta Superchi. Fu avviato alla pittura, nella piccola città [...] Casalmaggiore..., Cremona 1815; G. A. M., Osservazioni sul quadro del sig. G. D. rappresentante la protezione compartita da LodovicoSforza... alle scienze, alle lettere ed alle arti, Milano [1823] (estr. da Biblioteca italiana); F. Salfi, in Revue ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] di Bizantini e Franchi, poi infine con disperato sforzo resisteva ai tentativi di assorbimento da parte del restaurato malattia creano sotto al suo riso; mediocri i ditirambi alla Redi di Lodovico Pastò su Fl vin friularo de Bagnoli e su La polenta, ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] re di Sassonia lavorarono per la corte Adam Manyoki, Lodovico de Silvestre e Silvestre de Mirys. Per le chiese rapporto di vassallaggio. Grande interesse per Varsavia manifestò Bona Sforza, moglie di Sigismondo I, scegliendo spesso questa città a ...
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VIGEVANO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Ambrogio ANNONI
Carlo Guido MOR
È la città più popolosa della Lomellina, in provincia di Pavia, situata sulla destra del Ticino, lungo una delle vie più frequentate [...] dovette subire un accanito assedio da parte di Francesco Sforza, cui dopo essersi data s'era ribellata: l' Sforzesca di Vigevano, in Vigievanum, I (1911); A. Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro, I, Milano 1913, pp. 646-75; II, ivi 1915, pp. ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] Paulo e Daria amanti del 1495. Al servizio degli Sforza il B. faceva l'architetto, il pittore (in Natali, Vita di D. B., Firenze 1914; F. Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro, II, Milano 1915, pp. 2-362 (passim);G. Giovannoni, in Encicl. ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] 1505) che il Cupido antico compratole da Lodovico Brognolo era oggetto bellissimo, e che se non . Luzio - R. Renier, Delle relazioni d'Isabella d'Este Gonzaga con Ludovico e Beatrice Sforza, in Arch. stor. lombardo, s. 2, VII (1890), pp. 117-119, 651 ...
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AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] svolti in forma di dialogo fra l'architetto Onitona, Francesco Sforza e il giovane Galeazzo di cui ci si propone di in Italien, Esslingen 1912, v. Indice; F. Malaguzzi-Valeri, La Corte di Lodovico il Moro, I, Milano 1913, pp. 66, 169, 178, 302; II, ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] , insieme con Francesco Cazzaniga, un monumento a Carlo Sforza, figlio naturale di Galeazzo Maria. Nel 1486 ha l di G. P. Fugazza; ma, con lettera dello stesso anno, Lodovico il Moro reclama la presenza dell'A. alla Certosa consentendogli soltanto un ...
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CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] alla tarda attività di Giusto, della cappella di S. Lodovico in S. Benedetto.
Bibl.:
Fonti. - Galeazzo Gatari, pp. 95-116; E. Pellegrin, La bibliothèque des Visconti et des Sforza ducs de Milan au XVe siècle (Publications de l'Institut de recherche ...
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pretermettere
preterméttere v. tr. [dal lat. praetermittĕre «lasciar passare, tralasciare», comp. di praeter «oltre» e mittĕre «mandare»] (coniug. come mettere), letter. – Omettere, tralasciare di dire o di fare qualcosa: né pare in questo...
tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...