Pittore (Bologna 1555 - ivi 1619), cugino di Agostino e di Annibale. Si formò dapprima con P. Fontana, poi a Firenze col Passignano. Fu anche a Parma, a Mantova, a Venezia e, con felice eclettismo, trasse spunti da Andrea del Sarto, dal Correggio, dal Parmigianino, dai grandi maestri veneziani: in patria, guardò soprattutto a B. Passarotti e a P. Tibaldi. Ebbe una vena fresca e naturalistica, entro ...
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TIARINI, Alessandro
Aldo Foratti
Pittore. Nacque nel 1577 a Bologna, dove morì nel 1668. Entrato presto nella scuola di Prospero Fontana, poi in quella del Cesi, fu a Firenze in relazione col Passignano, [...] che gli si mostrò assai benevolo. Sollecitato da LodovicoCarracci, ritornò a Bologna, dove commissioni e onori non si fecero attendere. Fra i suoi dipinti giovanili si ricorda S. Barbara in gloria nel S. Petronio, inferiore per l'esecuzione e per l' ...
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Pittore, nato a Ferrara nel 1569, morto ivi nel 1632. Fanciullo, entrò nella bottega del Bastaruolo, e all'influenza di questo primo debole maestro si collega il quadro con S. Tommmso d'Aquino, in San [...] Venezia, ove l'attrassero le grandi composizioni del Veronese. Ritornato a Bologna, seppe far sua sì bene la maniera di LodovicoCarracci, che le sue opere, secondo il Baruffaldi, venivano scambiate con quelle di lui. Dopo aver dipinto (1610-1611) un ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] La sua maniera ha invece palesi precedenti nell'opera di C. Cort (1535-1878) e di D. Tibaldi (1841-1582). Anche LodovicoCarracci, suo cugino, e Annibale, suo fratello, lasciarono stampe a bulino e ad acquaforte: il secondo risente dell'influsso di B ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con LodovicoCarracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] trova anche, nel Museo Federico, il busto del card. Lodovico Zacchia (1626). E siamo ancora lungi dall'aver enumerato tutte Lanfranco e di un Cortona. L'educazione avuta alla scuola del Carracci che lo condusse a uno scrupoloso studio del vero, e la ...
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È l'antica Fanum Fortunae (sporadica è la forma Flano), cosiddetta per il "tempio alla Fortuna" ivi esistente. È città del litorale marchigiano, in provincia di Pesaro-Urbino, sede vescovile. È posta a [...] . Viviani, ecc. In duomo la cappella Nolfi è affrescata dal Domenichino, e quivi si vedono, tra l'altro, un dipinto di LodovicoCarracci e uno di Andrea Lilli; una tela di Alessandro Tiarini si trova in S. Paterniano; opere del Guercino e dei Bibiena ...
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Pittore, nacque nel 1577 a Sassuolo, morì nel 1660 a Bologna. Fu influenzato in gioventù specialmente dall'arte di LodovicoCarracci (S. Stefano della galleria di Modena). Nel 1603 circa il C. si reca [...] , solitamente illuminate con forza e, nelle parti in luce, sommariamente modellate. I tipi femminili sembrano più facilmente risalire a LodovicoCarracci. Di questo tempo è anche il bel Battesimo di Cristo in S. Pietro a Modena. Del 1614 è invece la ...
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Pittore, disegnatore e incisore a bulino e a granito. Nacque a Viterbo nel 1745; morì a Vienna nel 1810. Nel 1783 si trovava a Londra, ove ebbe maestro dell'incisione a granito Francesco Bartolozzi. I [...] bulino la Cena di Leonardo, la Deposizione nella tomba e la Santa Famiglia di Tiziano, la Madre divina di LodovicoCarracci, ecc. Dipinse anche all'acquerello, ma rimase sempre, in sostanza, artista senza originalità.
Bibl.: P. Kristeller, in Thieme ...
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Pittore, nato a Bologna nel 1620, morto ivi nel 1684. Si vuole sia stato iniziato dal Reni, ma il suo stile denota anche altri influssi, mentre la sua gamma argentina e la fervida pennellata continuano [...] anche le qualità migliori di LodovicoCarracci e del Guercino. Fra le moltissime opere ch'egli lasciò a Bologna vanno specialmente segnalate la Morte di S. Benedetto, oggi nella Pinacoteca di Bologna, la S. Cristina per la chiesa omonima, un Giudizio ...
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AMBROGI, Domenico (Degli Ambrogi, detto anche Menghino, o Menichino del Brizio)
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Nato a Bologna intorno al 1600, fu pittore di figure, fregi architettonici e paesaggi a olio e a fresco, disegnatore [...] l'Incoronazione di Maria nel soffitto dell'Oratorio di S. Maria della Vita. Nelle figure l'A. deriva da LodovicoCarracci, nelle decorazioni architettoniche e prospettiche si riallaccia alla tradizione bolognese del Curti e di A. M. Colonna. Coltivò ...
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