I Barbiano di Belgioioso, di origine romagnola, non contano fra di loro alti magistrati o dignitarî ecclesiastici, e solo negli ultimi secoli hanno ingentilito le loro tendenze schiettamente militari col [...] e contro Bologna. Con esso la famiglia si stabilì in Milano e Carlo (morto nel 1514 c.) per primo adottò il cognome Belgioioso: nel 1492 fu ambasciatore di LodovicoilMoro a Carlo VIII e indusse quest'ultimo alla spedizione di Napoli. Fu padre di ...
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. Una serie di vocaboli greci e latini (χειρόμακτρον, ἐκμαγεῖον, mantele, mantilium, mappa, mappula, gausape, facitergium, manutergium, manumundium, orarium, sudarium, linteum) designano promiscuamente [...] della tavola, e cioè atto a detergere le mani, la bocca, il capo in ogni occorrenza. Distinzioni più precise non sono possibili, quando sec. XV citato da F. Malaguzzi-Valeri: La corte di LodovicoilMoro - La vita privata, Milano 1913, p. 242), ma si ...
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Grosso centro della provincia di Milano posto a 120 metri di altezza, è sulla destra del canale di Bereguardo, poco lungi dal Ticino, in territorio molto fertile e ben coltivato. Essendo posto al bivio [...] tramvia elettrica.
Ha un monumento insigne del primo Rinascimento: il pronao della chiesa di S. Maria Nuova (eretta tra il 1365 e il 1390), che il Bramante alzò nel 1477 per ordine di LodovicoilMoro; e fu l'ultima opera del Bramante in Lombardia ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Omero Masnovo
Fu il 4 duca di Parma e regnò dal 1592 al 1622. Era nato a Parma il 28 marzo 1569, da Alessandro e Maria di Portogallo. Prima ancora della [...] della marchesa Barbara Sanseverino (sposata in seconde nozze al conte Orazio Simonetta, discendente dal famoso Cicco, cancelliere di LodovicoilMoro), cantata dal Tasso e dal Guarini, ma in sospetto al duca per la sua amicizia col duca di Mantova ...
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Pittore. Nato a Milano intorno al 1455, operò almeno sino al 1508. Dapprima collaborò col fratello Cristoforo miniatore. Nel 1482 era fra i pittori della corte sforzesca, quando giunse a Milano Leonardo [...] con la zazzera, già al Museo provinciale di Hannover; i ritratti in miniatura di LodovicoilMoro e di Massimiliano Sforza, della Biblioteca Trivulzio, in Milano; il disegno di Massimiliano e Bianca Maria, all'Accademia di Venezia.
La recente critica ...
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Almorò (Hermolaus) di Zaccaria Barbaro, patrizio veneziano, nacque nel 1453, morì a Roma nel 1493. Ricevette i primi rudimenti, bimbetto ancora, a Verona, dal canonico Matteo Bosso e dallo zio omonimo [...] alte magistrature cittadine e adoperato più volte dalla Repubblica per delicate missioni diplomatiche presso l'imperatore Federico III (1486), presso LodovicoilMoro (1488) e presso la curia romana (1490). Sfortunata fu quest'ultima ambasceria per ...
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GAROFALO, Benvenuto Tisi, detto il
Luigi Magnani
Pittore, detto il G. dal paese d'origine di suo padre (nel Polesine di Rovigo), nacque probabilmente a Ferrara nel 1481, vi morì il 6 luglio 1559. Il [...] che si compiace di forme delicate e gentili, rallegrate vivacemente dal colore (Ferrara, affresco del palazzo di LodovicoilMoro). Il G. ebbe una particolare preferenza per le forme minute, indugiandosi come miniatore su numerose tavolette e nella ...
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Di Gaggio della montagna bolognese, perciò detto Cola Montano, umanista. Già nel 1462 teneva la cattedra di latino nella pubblica scuola di Milano; fu là tra i più ferventi promotori dell'arte della stampa, [...] milanese Antonio Zaroto, a partire dal 1471. Sarebbe stato, a corte, maestro di LodovicoilMoro; maestro tanto severo che questi, morto il padre, l'avrebbe fatto ignominiosamente staffilare. Spirito irrequieto, non ebbe fortuna alla corte di ...
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. Famiglia di artisti cremonesi, detti Bombarda. GaLeazzo, orafo e pittore, lavorò alla corte milanese del duca Francesco Sforza (1493-1535); insieme col fratello Giacomo, anch'esso orafo, fece nel 1529 [...] Cremona - oltre ad opere minori - col figlio Sinidoro e il nipote Brunorio, le decorazioni in stucco della cappella del SS. Ateneo di Bergamo, 1908; F. Malaguzzi-Valeri, La corte di LodovicoilMoro, III: Gli artisti lombardi, Milano 1917, p. 349. Per ...
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Nata a Venezia verosimilmente nel 1465, ricevette educazione umanistica e tanto profittò negli studî greci e latini, che la sua cultura, dato il sesso e l'età, fu ritenuta un portento.
La F. scriveva versi [...] aristoteliche. Tanti pregi le procurarono la stima di uomini dotti e di parecchi principi, quali Luigi XII, Ferdinando il Cattolico, LodovicoilMoro, ed altri; e quando Isabella regina d'Aragona nel 1488 insistette per attirarla alla sua corte, pare ...
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