TORCHIARA (o Torrechiara)
Giovanni Copertini
Piccolo borgo (572 ab.) a 5 km. da Langhirano (prov. di Parma). La sua notorietà sta nell'imponente castello che, con le sue quattro torri e le sue logge, [...] La rocca, dopo la morte di Pier Maria Rossi (1482), cadde in possesso di Lodovico il Moro (1483), poi passò ai Pallavicini, agli Sforza conti di Santa Fiora, agli Sforza-Cesarini e ai Torlonia; ora appartiene allo stato.
Bibl.: St. Lottici e G. Gitti ...
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ORSINI, Paolo Giordano
Piero Pieri
Signore, poi duca di Bracciano e marchese dell'Anguillara, morto a Salò nel 1585. Perdette in tenera età il padre Girolamo, e restò sotto la tutela dello zio cardinale [...] Sforza di S. Fiora. Nel 1556 già militava nelle schiere pontificie contro il duca d'Alba. Nel 1558 sposò Isabella de' Medici, La vedova veniva pugnalata il 23 dicembre dello stesso anno, col fratello Flaminio, a Padova, da sicarî di Lodovico Orsini. ...
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MARTESANA, Naviglio della (A. T., 20-21)
Manfredo Vanni
Importante canale irrigatorio e navigabile, che deriva dall'Adda in sponda destra, a monte di Cassano, e, dopo un percorso di km. 38,7, sfocia [...] .
La costruzione del Naviglio della Martesana, ordinata da Francesco Sforza nel 1457, ebbe inizio nel 1460 sotto la direzione dell in vicinanza della città, si scaricavano nel Seveso; fu Lodovico il Moro, nel 1496, che fece eseguire detta unione. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] del duca di Milano Giovanni Simonetta scrive a Francesco Sforza per avvisarlo che gli si sarebbe presentato "quello maestro Marciana, ms. it. cl. VII. 247 (= 9234), c. 259; per Lodovico de la Fontana v. E. Bertanza - G. Dalla Santa, Maestri, scuole ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] Papa Alessandro III scomunica Federico Barbarossa (256), Lodovico Dolce rimproverava a Tintoretto di avere - anche di San Marco. In concomitanza con il soggiorno veneziano di Francesco Sforza, verso il 1440-1441 compose il Carmen, il cui incipit, ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] alla decorazione plastica della facciata. Sant'Alvise, ossia San Lodovico di Tolosa, beneficata da Martino V con indulgenze a favore rive, i "molti che fabrica sora dicto canal", gli sforzi tecnici e le ingentissime spese. Come ricorda pure, con ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Ed è al maestro "amico" che Memmo, "per solo sforzo di memoria" personale, senz'ausilio documentario, rende "onore" con lettera di Ortes del 13 dicembre 1760 all'amico bolognese Gian Lodovico Bianconi tra i libri più recenti più venduti e letti, ...
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La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] in altri casi riportati da originali francesi. Ci fu uno sforzo di far partecipare anche i ceti più popolari a queste manifestazioni, a Tolone. Negli informati e vivaci dispacci di Lodovico Bonamico, console e incaricato di affari del re di ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] leggii e i rudimentali décors non richiedono un grande sforzo economico, al di là del modesto obolo versato. registra un'edizione con Baseggio, Tofano e Cavalieri, per la regia di Lodovici, cf. Gino Rocca, Tutto il teatro, a cura di Carlo Manfio ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] Sarfatti, il curatore delle Memorie del Dogado di Lodovico Manin, Venezia 1886, che riprodusse nella prefazione parecchie Lettere familiari.
132. Cf. il dispaccio del 5 maggio in G. Sforza, La caduta della Repubblica di Venezia, p. 315.
133. Xavier ...
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pretermettere
preterméttere v. tr. [dal lat. praetermittĕre «lasciar passare, tralasciare», comp. di praeter «oltre» e mittĕre «mandare»] (coniug. come mettere), letter. – Omettere, tralasciare di dire o di fare qualcosa: né pare in questo...
tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...