CARRETTO Dalla vecchia marca aleramica, spezzatasi in più marchesati intorno alla metà del sec. XII, derivò tra gli altri il ramo dei marchesi di Savona. Di fronte alla sempre più minacciosa espansione [...] Giovanni, fu vinto da Pietro, cugino dei dogi Giano e Lodovico Fregoso, che abbatté anche il Castel Gavone. Con esempio nuovo, , parteggiò sempre per le aspirazioni e la signoria degli Sforza su Genova, e poté conservare il dominio sino alla morte ...
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ISABELLA d'Este Gonzaga, marchesa di Mantova
Giovanni Battista Picotti
Nata a Ferrara nel 1474 dal duca Ercole e da Eleonora d'Aragona, fu educata da Battista Guarini e da altri. Non interruppe gli [...] Estensi e di quelle, congiunte a lei in parentela, degli Sforza e dei duchi d'Urbino. Recò al difficile compito doti singolari e Venezia, pure cercando d'impedire la caduta del cognato suo Lodovico il Moro; poi riuscì a ottenere al marito il favore di ...
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. Famiglia di artisti, soprattutto scultori e stuccatori, oriundi da Settignano (Firenze), di cui i più importanti sono:
Luca. - Scultore e architetto, nato nel 1430 a Settignano da Iacopo di Bartolomeo, [...] fu mandato da Cosimo dei Medici a Mantova ai servizî di Lodovico II Gonzaga: vi rimase coi successori di questo, Federico III : così nel 1487 fu chiamato a Milano da Giovanni Galeazzo Sforza per la cupola del duomo, che pareva minacciare; nel 1490 ...
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Nacque da Ercole I e da Leonora d'Aragona, figlia di Ferdinando re di Napoli, il 21 luglio 1476 a Ferrara, successe al padre il 25 gennaio 1505, e morì a Ferrara il 31 ottobre 1534. Sposò in prime nozze, [...] nel 1487, Anna Sforza, figlia di Galeazzo Maria duca di Milano, morta il 30 novembre 1497; e il 29 dicembre 1501, per , nel 1534. Alla sua corte aggiunse la gloria della poesia Lodovico Ariosto, che più volte servì il duca in incarichi diplomatici a ...
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Monasteri di certosini, così chiamati da Chartreuse, nome del luogo deserto nelle Alpi del Delfinato, vicino a Grenoble, dove S. Brunone si ritirò con sei compagni a vita eremitica nel 1084. Lì egli fabbricò [...] monaci poterono stabilirsi nella nuova certosa. Tuttavia nel 1450 Francesco Sforza ne trovò la chiesa ancora agli inizî e diede vivo Alessi, Bernardino da Novate; e le statue tombali di Lodovico il Mor0 e Beatrice d'Este, eseguite da Cristoforo ...
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Figlio legittimo del marchese Nicolò III e di Ricciarda di Saluzzo (terza moglie di Nicolò), nacque il 26 ottobre 1431, e fu proclamato duca il 20 agosto 1471, alla morte del fratello Borso. Travagliata [...] stabiliva il matrimonio del suo primogenito Alfonso con Anna Sforza, figlia di Galeazzo Maria e Bona; nel 1480 spedizione di Carlo VIII. Fin dal 1492 cercò di metter pace tra Lodovico il Moro (suo genero) e Ferdinando di Napoli (suo suocero), benché ...
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. Illustre famiglia piacentina che una favolosa tradizione fa discendere da Galvano De Soardi o Sordi, oriundo inglese, liberatore di Costantinopoli dall'assedio dei Saraceni nel 717. E dal serpente (anguis) [...] distinguono soprattutto nella diplomazia e nelle lettere: così monsignor Lodovico, il conte Carlo ed altri. Nel sec. XIX, comitale fu conferito al ramo di Podenzano da Bona e da Gian Galeazzo Sforza, il 1° dicembre 1477; al ramo di S. Damiano, in ...
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Figlia del re di Napoli Ferdinando I e d'Isabella di Chiaromonte, nacque il 14 novembre 1457 in Napoli e quivi passò la sua fanciullezza fino al 7 settembre 1463, quando, fidanzata al figlio del principe [...] il re pensava di destinare a suo successore il bastardo Giovanni e di ottenergli la mano di Bianca Maria Sforza sorella di Lodovico. B., offesa nella sua ambizione e minacciata nell'avvenire, mirava ad assicurarsi il potere anche nel caso della morte ...
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LANDI
Natale CAROTTI
. Famiglia piacentina d'origine feudale.
Secondo il Musso i L. proverrebbero da Bobbio, ove erano vicedomini del vescovo: di là si sarebbero trasferiti in Piacenza due fratelli, [...] 1298. I successori tennero fede all'Impero sotto Arrigo VII e Lodovico il Bavaro. La politica dei L. muta con Obizzo, detto Vergiuso Bardi, Compiano e altri feudi. A Manfredo III Francesco Sforza conferma (1448) in feudo Rivalta e Centenaro e il ...
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. Una serie di vocaboli greci e latini (χειρόμακτρον, ἐκμαγεῖον, mantele, mantilium, mappa, mappula, gausape, facitergium, manutergium, manumundium, orarium, sudarium, linteum) designano promiscuamente [...] lombardo del sec. XV citato da F. Malaguzzi-Valeri: La corte di Lodovico il Moro - La vita privata, Milano 1913, p. 242), ma si , manifestamente destinati allo stesso uso. Bianca Maria Sforza ne possedeva parecchi, giacché le donne del Rinascimento ...
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pretermettere
preterméttere v. tr. [dal lat. praetermittĕre «lasciar passare, tralasciare», comp. di praeter «oltre» e mittĕre «mandare»] (coniug. come mettere), letter. – Omettere, tralasciare di dire o di fare qualcosa: né pare in questo...
tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...