Filosofo francese (Parigi 1868 - Ris-Orangis, Essonne, 1914). Insegnò nelle univ. di Tolosa e di Caen e nel Collège de France. Propugnatore di una lingua internazionale artificiale, tentò quella riforma [...] dell'esperanto che condusse alla creazione della lingua internazionale detta ido. Contribuì allo sviluppo della logicamatematica, o "logistica". Tra le opere: De l'infini mathématique (1896); Les nouvelles langues internationales (1900); La logique ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] e la pone accanto alle altre scienze da lui chiamate teoretiche, la matematica e la fisica, ma in posizione di privilegio rispetto a esse.
da esso i concetti maturati attraverso quelle esperienze. La logica e le f. della natura e dello spirito sono ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] di logica, filosofia della scienza, filosofia del linguaggio e storia della scienza (in partic. della matematica), con contributi ispirati a un acuto senso degli aspetti metodologici e linguistici dei problemi affrontati.
Vita
Laureato in matematica ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] successivamente nella maggior parte dei settori oggetto di studio in filosofia analitica, dalla filosofia della matematica e della logica alla filosofia del linguaggio, della mente e della morale, nei quali ha fornito originali contributi ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] alla metamatematica. - Negli ultimi anni del 19° secolo e all'inizio del 20°, l'edificazione della logica simbolica, o logicamatematica, o logistica, intrapresa verso la metà dell'Ottocento da G. Boole e A. De Morgan, nonché portata ulteriormente ...
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(O.P., al secolo Józef)
Storico della logica e della filosofia polacco, nato a Czuszów il 30 agosto 1902. Allievo di K. Twardoski, domenicano dal 1927, si è laureato a Lwów nel 1932 con una tesi su Die [...] (1956; trad. it., 1972), che ripercorre la storia della logica dalle origini sino ai più sofisticati sviluppi della moderna logicamatematica. Influenzato dalle ricerche di J. Lukasiewicz sulla logica modale, B. ha curato l'edizione del De modalibus ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Critica della ragion pura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi a priori, di evidenza immediata, [...] significato attribuito agli a. dagli antichi e dai logici moderni si hanno due diversi tipi di assiomatica: J. Lukasiewicz, D. Hilbert-W. Ackermann, D. Hilbert-P. Bernays. matematica
In origine, presso i Greci, l’a. in quanto nozione generale evidente ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] realizzare un accordo: è questa la posizione convenzionalistica della logica contemporanea per cui le regole della d. non si dimostrazione sistematica di tutte le proposizioni della filosofia.
Matematica
Teorema di d. Noto anche come teorema di ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] di oggetti e fatti appartenenti a una presunta realtà matematica indipendente dalla natura umana (p avrebbe quindi un del principio di bivalenza e di un'altra legge fondamentale della logica classica, la legge del terzo escluso, secondo la quale, ...
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Al pensiero e all'opera di Edmondo Husserl (1859-1939) si ricollega oggi un vasto movimento filosofico. Già per Hegel il termine di ufenomenologia" (cfr. la sua Fenomenologia dello Spirito) caratterizzava [...] , che fraintendeva il significato e deformava i caratteri di ciò stesso che avrebbe dovuto spiegare. Invero, le formazioni logico-matematiche (i giudizî, i numeri, gli insiemi, ecc.) non possono ridursi agli eventi psichici reali che li accompagnano ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...