simbolo
Dal lat. symbolus e symbolum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»). [...] s. in senso proprio sono i segni univoci dei linguaggi formalizzati della logica e delle matematiche) e aprendo la via al suo uso estetico più ampi significati. Il s. di Goethe è il «classico» di Hegel: l’autentica arte simbolica è la scultura greca ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] diffratte (che equivalgono a una richiesta, come la classica mi passi il sale?) e le interrogative narrative ( glottologico italiano» 1, pp. 3-40.
Grice, Paul H. (1975), Logic and conversation, in Syntax and semantics, edited by P. Cole & J ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] . La più completa relativizzazione del termine fu dovuta alla logica induttiva e al metodo sperimentale, in cui il requisito sempre più precise alla realtà naturale. La crisi della fisica classica tra la fine del 19° sec. e gli inizi del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Padre della metafisica, Giorgio de Chirico apre una strada del tutto nuova alla [...] . Gli accostamenti sono del tutto arbitrari e privi di logica, se non quella che sta alla base dei procedimenti del ritorno del mestiere (1919) chiarisce la svolta verso un nuovo classicismo: “La politica insegna. Gli isterismi e le cialtronerie sono ...
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buddismo
Religione fondata da Siddhārtha Gautama, detto il Buddha («risvegliato») nell’India nordorientale alcuni secoli prima della nostra era e poi largamente propagatasi in Asia meridionale, centrale, [...] ) sono state infatti centrali nel dibattito filosofico dell’India antica e classica (fino all’estinzione del b. in India, a partire dall’ possa che essere provvisoria perché condizionata.
Logica ed epistemologia
Le scuole buddiste, soprattutto la ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] ’altro, il cogito cartesiano, ancora legato ai principi della logica formale classica, viene trasformato da Kant nell’Io penso, il soggetto e il centro propulsore della nuova logica trascendentale. Le condizioni della c. diventano in tal modo quelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche storiche e filologiche condotte dagli umanisti per tutto il XV secolo consentono [...] Aristotele è posto accanto agli altri grandi filosofi dell’età classica ed ellenistica, e soprattutto viene messo a confronto con miti e immagini poetiche nascevano non dalla scarsa preparazione logica dell’autore o da un suo presunto disprezzo per ...
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determinismo
Concezione della realtà secondo la quale tutti i fenomeni del mondo sono collegati l’un l’altro e si verificano secondo un ordine necessario e invariabile (il che esclude la presenza del [...] necessarie. Importanti, da un punto di vista strettamente logico, furono le critiche rivolte da Peirce alle tesi deterministiche . In tal modo viene a cadere il presupposto del d. classico, cioè che si possa partire da una natura intesa come sistema ...
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assiomatizzazione
Processo che riconduce un insieme di conoscenze a principi dai quali l’insieme può essere derivato o dedotto. È possibile distinguere nella riflessione matematica (e in quella filosofica [...] sempre più generali, va all’ingiù, inseguendo ciò che deriva da esse.
La concezione classica o euclidea
Si basa su un criterio extra-logico di evidenza che garantisce sia la intelligibilità dei termini primitivi, sia la veridicità dei principi ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] alle affezioni (sensazioni, passioni, emozioni). Dal punto di vista logico l’a. o l’agire – come il patire – voluta, come il camminare, il parlare, ecc.).
Se nella metafisica classica l’a. presuppone l’essere – giacché la capacità di essere agenti ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
tautologia
tautologìa s. f. [dal gr. ταὐτολογία, comp. di ταὐτο- «tauto-» e -λογία «-logia»]. – 1. a. Nella logica formale classica, termine usato per qualificare negativamente ogni proposizione la quale, proponendosi di definire qualcosa,...