Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] classico tedesco il nuovo oggetto di interesse della filosofia. Dall’altro, il cogito cartesiano, ancora legato ai principi della logicaformale classica, viene trasformato da Kant nell’Io penso, il soggetto e il centro propulsore della nuova ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come si è detto nell’introduzione generale al Novecento, è difficile fare (a inizio del [...] il suo massimo rappresentante, Quine– dove l’analisi del linguaggio si avvale di strumenti logici, ovvero si applicano strumenti della logicaformale sia al linguaggio scientifico che a quello comune, elaborando una semantica vero-funzionale. Questa ...
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evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] dell’oggettività dell’esperienza (Critica della ragion pura, 1781, A 125). Il tentativo di eliminare, tanto dalla logicaformale quanto da quella trascendentale (come già per altro verso in Leibniz), i riferimenti ritenuti psicologici come quello ...
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Aristotele, nel libro 4° della Metafisica, dopo aver detto che alla metafisica, come scienza dell’essere in quanto essere, compete lo studio degli assiomi, dichiara che il più sicuro di tutti è quello [...] c. (sebbene limitandone la portata ai soli giudizi analitici e facendone non un principio ontico, ma un principio di logicaformale) sia la differenza fra contraddittori e contrari, Hegel sosterrà costantemente, in entrambi i casi, i principi opposti ...
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Carnap, Rudolf
Filosofo tedesco, naturalizzato statunitense (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Monica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e a Jena, dove seguì le [...] cui riprendeva e sviluppava alcuni temi caratteristici del nascente neopositivismo, come l’insistenza sull’importanza della logicaformale, l’interesse quasi esclusivo per i linguaggi delle scienze empiriche, il rifiuto della metafisica come insieme ...
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Afferma che ogni cosa è uguale a sé stessa (A=A), ossia che una cosa non può essere nello stesso tempo A e non-A. In questa forma esplicita, cioè distinto dal principio di non-contraddizione, il principio [...] la portata del principio di i. facendone un semplice principio di logicaformale, e spostando tutto l’onere dell’effettivo processo conoscitivo sulla logica trascendentale (la quale però non viola mai il principium identitatis et contradictionis ...
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De Morgan
De Morgan Augustus (Madurai, Tamil Nadu, 1806 - Londra 1871) matematico e logico inglese. Nel 1823, allʼetà di 16 anni, fu ammesso al Trinity College di Cambridge, dove conseguì il Bachelor [...] matematica moderna. Opere principali: The differential and integral calculus (Calcolo differenziale e integrale, 1836-42), Formallogic or the calculus of inference (Logicaformale o calcolo dellʼinferenza, 1847), Syllabus of a proposed system of ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] formale del n. è il 1928, allorché un gruppo di studiosi di varie discipline – filosofia, fisica, logica, matematica, sociologia, psicologia – si raccolse nel Verein Ernst Mach, poi detto Wiener Kreis (➔ Vienna), con lo scopo di diffondere una « ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] della comunicazione politica. È individuabile una peculiare logica dei media che, nel caso della televisione, un aggregato sociale: di conseguenza costituirebbe l’elaborazione formale, fino alla massima coerenza, di elementi concettuali, ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] più nell’ambito della grammatica da un lato, della logica e della dialettica dall’altro, secondo un processo che , G. Genette, Gruppo μ).
L’analisi strutturalista e formalista ha elaborato una moderna teoria dello scarto, secondo la quale ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...