Filosofo e storico della filosofia polacco (Czuszów, Katowice, 1902 - Friburgo, Svizzera, 1995). Domenicano (1927), prof. di filosofia all'Angelicum di Roma (1934-40), poi (1945-72) di storia della filosofia [...] all'univ. di Friburgo. Studioso di logicaformale e di storia della logica, legato alla scuola di J. Lukasiewicz, ha studiato in particolare la teoria della deduzione e alcuni momenti cruciali del pensiero logico; si è occupato anche di filosofia ...
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Studiosa di logica e filosofia (Wimbledon 1885 - Londra 1943), dal 1933 prof. all'univ. di Londra. Allieva del logico W. E. Johnson, risentì l'influenza di B. Russell e A. N. Whitehead e, in modo particolare, [...] . E. Moore. La sua opera più importante può considerarsi A modern introduction to logic (1930), dove l'esposizione della logicaformale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle ...
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Filosofo britannico (n. Liverpool 1906 - m. 1990), prof. di filosofia morale a Oxford (1932-66), si ritirò quindi con la moglie Martha Hurst (n. Skipton, Yorkshire, 1909 - m. 2001), professore di filosofia [...] British society for the philosophy of science, ha scritto, con la moglie, The development of logic (1962; trad. it. 1970), storia completa della logicaformale occidentale dai Greci a oggi. Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi (apparsi per lo più ...
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Termine adottato nel linguaggio filosofico con il significato di «scienza matematica», soprattutto nella locuzione m. universalis, assunta a indicare nella filosofia moderna, e in particolare nel razionalismo [...] suscettibile di misura, con le sue proprietà, le sue leggi di relazione, rapporto, proporzione. Nella fenomenologia husserliana, l’espressione è stata poi ripresa per indicare la logicaformale o pura, come scienza eidetica dell’oggetto in generale. ...
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Filosofo danese (n. Aulum-Haderup 1894 - m. 1969), professore all'università di Copenaghen. Di ispirazione neoempirista, si è occupato di logicaformale studiandone le relazioni con la matematica e la [...] filosofia. Tra i suoi scritti: A treatise of formallogic (3 voll., 1931; 2a ed. 1962); Den logiske Empirismes Udvikling (1948; trad. it. in Neopositivismo e unità della scienza, 1958). ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1895 - Praga 1943), di impostazione neo-positivista, fece parte del "Berliner Gruppe" e insegnò dal 1931 alla Technische Hochschule di Berlino. Lavorò particolarmente intorno [...] alla logicaformale e ai fondamenti della matematica. Tra i suoi scritti: Über die sogenannten analytischen und synthetischen Urteile (1926); Die Definition (1926); Die Philosophie der Mathematik in der Gegenwart (1932); Naturphilosophie (1933). ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] penale: legalità; irretroattività; riserva assoluta di legge formale; non ;ultrattività della legge penale; e responsabilità imperativo di una volontà sovrana, ma come struttura logica, giudizio ipotetico ostensibile in ogni aspetto dell’esperienza ...
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intelligènza artificiale (IA) Disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi [...] restringendo i loro obiettivi. Inizialmente, infatti, si è affrontato il problema della riproduzione dei ragionamenti di tipo logico-formale, ossia quelli che possono essere descritti e sviluppati all'interno di un sistema preciso e definito di ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] requisito di autonomia dell'e. e la sua natura logica in quanto insieme di prescrizioni universalizzabili. Hare sottolinea come un principio a priori trascendentale di natura esclusivamente formale, ma proprio come una realtà vincolante sul piano ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] 'e. basato su indagini di storia della scienza (case histories) finalizzate non all'elaborazione di modelli logico-formali delle teorie scientifiche (tipici del neopositivismo) né a cercare conferme a un modello epistemologico generale in difficile ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...