Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] N. Chomsky (1986) il linguaggio, sistema grammaticale formale distinto da altre forme di comunicazione comuni con altre si basano sul metodo della sottrazione, che adotta la logica seguente: l'attività metabolica di una zona anatomica di potenziale ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] parlata dalle classi dominanti, è usata nello scritto formale e nelle situazioni che richiedono impegno, mentre X Stark, A. Weiser), Chicago 1973, pp. 292-305 (tr. it.: La logica della cortesia. Ovvero, bada a come parli, in Gli atti linguistici, a ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] Carnap e Richard Montague, che hanno sviluppato l’analisi formale del significato, Ludwig Wittgenstein, che per primo ha presentato il suo utente. In secondo luogo, nelle lezioni su Logica e conversazione tenute a Harvard nel 1967 (apparse postume in ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] e da destra verso sinistra; oppure, secondo un ordine logico, andando dal particolare al generale o viceversa. Il punto di ’italiano al dialetto o a un’altra lingua, o dal formale all’informale, o dalla lingua standard a un linguaggio specialistico; ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] neutre, il che ci permette forse di comprendere la logica seguita dagli antichi compilatori. La categoria di moto (ventivo il tema Š. In sumerico non esiste una regola formale altrettanto precisa per indicare la causalità: una forma verbale ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] migliorato
Il problema che sorge nel trasferire le categorie della logica a quelle della grammatica è che l’elemento della frase giudici hanno premiato te; ➔ pronomi) e, nelle varietà formali, anche per le terze persone. La distinzione tra pronomi ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] In una prima fase l'etrusco è visto essenzialmente nell'aspetto formale (fonetica e morfologia) e lo strumento euristico è il prossima, per tradizione secolare, alla grammatica: la logica; ché la logica moderna, per il rigore estremo dei suoi ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] dei sordomuti). Scendendo, poi, nella scala della codificazione formale verso modalità più libere e spontanee di espressione non Cambridge (MA), Harvard University Press, 1989 (trad. it. Logica e conversazione, Bologna, Il Mulino, 1993).
R.A. Hinde, ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] declino delle sue radici sapienziali, l’enigma diventa passibile di descrizione formale. Ciò avviene nella Poetica di Aristotele, dove è visto innanzitutto come una contraddizione logica, quasi una forma articolata e capziosa di ossimoro: «La natura ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] l’organizzazione testuale è meno rigida, così come il grado di formalità del registro (cfr. Dardano & Trifone 1983: 551- alla sua protezione (Codice civile, art. 403)
Tra i nessi logici occupa un ruolo di primo piano la causa, che può manifestarsi ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...