inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logicamatematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle [...] regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a partire da assiomi o da altri enunciati ...
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Matematico francese (n. 1862 - m. 1956), prof. al liceo di Digione, autore di varie ricerche di matematica, fisica matematica e logicamatematica; tra le sue opere principali: Sur la philosophie des mathématiques [...] (1903). È specialmente noto per aver enunciato (1905) un paradosso in cui compaiono particolari numeri naturali, detti numeri di R ...
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Matematico ungherese (Győr 1849 - Budapest 1913). Docente universitario; membro dell'Accademia ungherese delle scienze; si è occupato in modo particolare di questioni inerenti alla teoria degli insiemi [...] e alla logicamatematica. Suoi lavori: Analízis ("Analisi", 1887), Az algebrai mennyiségek általános elméletének alapvonalai ("Lineamenti fondamentali della teoria generale delle quantità algebriche", 1903). ...
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Matematico (Greifswald 1909 - Praga 1945), prof. (dal 1944) all'univ. di Praga. Si occupò soprattutto di teoria dei numeri e di logicamatematica. Tra le opere: Die gegenwärtige Lage in der mathematischen [...] Grundlagenforschung (1938) ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] in cui trovò la dimensione di rigore e di logica che non individuava nella realtà. Dal 1890 al 1905 del 1909 differisce dalla prima per l'affinamento dell'Appendice matematica); Les systèmes socialistes (1902) preparano il Trattato di sociologia ...
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Disciplina che si occupa dello studio unitario dei processi riguardanti «la comunicazione e il controllo nell’animale e nella macchina» (secondo la definizione di N. Wiener, 1947): partendo dalle ipotesi [...] interdisciplinare. Solo studiosi eccezionali possono infatti abbracciare dall’alto di un completo dominio della matematica e della logica contemporanee la ricchissima fenomenologia offerta da un insieme di scienze apparentemente prive di terreno ...
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Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì [...] C., abbandonata la pretesa di ridurre il linguaggio ad un'unica forma privilegiata, affermava la molteplicità di strutture logiche in grado di rendere conto degli universi di discorso delle scienze empiriche, rimettendo la scelta tra le varie forme ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] realizzare un accordo: è questa la posizione convenzionalistica della logica contemporanea per cui le regole della d. non si dimostrazione sistematica di tutte le proposizioni della filosofia.
Matematica
Teorema di d. Noto anche come teorema di ...
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Matematico e logico-matematico statunitense (Washington 1903 - Hudson, Ohio, 1995), prof. di matematica (1947-61), poi di matematica e filosofia (1961-67) a Princeton, dal 1967 di matematica e filosofia [...] solo rendere accettabile con argomenti di carattere sperimentale. Ch. sviluppò anche altre linee di ricerca, quali le relazioni con la logica combinatoria di Curry, le questioni di teoria dei tipi e il λ-calcolo. Tra le opere: The calculi of lambda ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Critica della ragion pura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi a priori, di evidenza immediata, [...] significato attribuito agli a. dagli antichi e dai logici moderni si hanno due diversi tipi di assiomatica: J. Lukasiewicz, D. Hilbert-W. Ackermann, D. Hilbert-P. Bernays. matematica
In origine, presso i Greci, l’a. in quanto nozione generale evidente ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logico1
lògico1 (ant. lòico) agg. [dal lat. logĭcus, gr. λογικός, der. di λόγος «discorso, ragionamento»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne la logica o la logica matematica: principî l.; linguaggio l.; calcolo l.; o, più genericam., che riguarda...