Poeta tedesco (Kolberg 1725 - Berlino 1798). Studiò all'università di Halle, ma visse poi quasi sempre a Berlino, dapprima precettore privato, poi (dal 1748) professore di logica e retorica all'Accademia [...] dei cadetti, da ultimo (dal 1786) membro dell'Accademia delle scienze e (dal 1790 fino alla morte) direttore del teatro nazionale. Ammiratore di Orazio, e perciò generosamente ribattezzato l'"Orazio tedesco", ...
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Filosofo e critico letterario (Magdeburgo 1805 - Königsberg 1879). Allievo di Schleiermacher e più tardi di Hegel, si può considerare uno dei massimi esponenti dell'idealismo tedesco. Tentò uno sviluppo [...] della logica hegeliana, nonché delle idee sulla psicologia formulate nell'Enciclopedia, e approfondì originalmente spunti dell'Estetica, dando particolare risalto al concetto hegeliano di Volksgeis.
Vita e opere
R. fu professore a Halle (dal 1828) e ...
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topos Luogo comune, motivo ricorrente, in un’opera nella tematica di un autore o di un’epoca.
In matematica, particolare categoria, introdotta per la prima volta in questioni di topologia algebrica e di [...] logica matematica da A. Grothendieck verso il 1960; la nozione di t. è stata successivamente sviluppata da F.W. Lawvere e da altri. ...
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Scrittore svizzero-tedesco (Eschlikon 1944 - Sciaffusa 2016). Narratore della marginalità e della devianza, nei suoi scritti ha rappresentato con distacco e ironia la precarietà di ogni equilibrio esistenziale, [...] sottolineando l’oppressione della quotidianità e la tragica logica della vita, che osserva con sguardo disincantato e a tratti comico. Tra le sue opere: Zündels Abgang (1984; trad. it. Zündel se ne va, 2008), Froschnacht (1985), Die kalte Schulter ( ...
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Scrittore svedese (Berga, Kronoberg, 1904 - Ljungby, Kronoberg, 1985). Autodidatta, dopo una lunga esperienza operaia e una militanza anarchica, rinnovò con i suoi romanzi la letteratura proletaria svedese, [...] denunciando non tanto la miseria e l'oppressione quanto la spietata logica del sistema produttivo: Död mans hand ("La mano di un uomo morto", 1946); Greppet hårdnar ("La morsa si stringe", 1948); Syndfull skapelse (1948; trad. it. Una settimana di ...
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Poeta tedesco (n. Münster 1874 - m. caduto in guerra 1915). Autore di drammi espressionisti (Sancta Susanna, 1914; Kräfte, 1915), vicini al dadaismo per l'ossessiva stringatezza della forma. Uno straordinario [...] sforzo di isolare la parola, rinunciando al ritmo e alla logica tradizionale della lingua, si ritrova anche nelle poesie (Du, 1915; Tropfblut, post., 1919), tra le migliori del periodo espressionista. ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] del secolo e da una cultura all’altra (con alcune eccezioni), essi si sono mossi nella stessa direzione.
Estranei alla logica delle avanguardie, che al r. guardarono con sospetto, Proust, Joyce e Musil ipotecarono i futuri sviluppi della letteratura ...
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Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso [...] dello stoicismo. Fu fautore dell'anomalia, contro Aristarco; egli dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno al 169 a. C.) il suo insegnamento; gli Scipioni ...
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Critico e storico della letteratura tedesca italiano (Dogliani, Cuneo, 1886 - Roma 1948). Prof. dal 1915 nell'univ. di Genova, dal 1919 in quella di Roma. Scritti principali, caratterizzati da una calorosa [...] adesione alle personalità e agli eventi trattati e da una vivace ricostruzione psico logica di alcune figure della cultura romantica: G. Prati (1912), Le affinità elettive del Goethe (1914), A. Platen e la bellezza come ideale morale (1915), Il ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] di quelli validi da quelli non validi occupa la maggior parte degli Analitici primi e costituisce un sistema di logica "formale", in quanto questa determina le forme onde il pensiero si vale per dedurre necessariamente verità più particolari da ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
logicismo
s. m. [der. di logica, logico1]. – 1. a. In senso ampio, ogni dottrina che pone la logica a fondamento della filosofia, o le assegna comunque un posto preponderante in questa disciplina. b. In filosofia della matematica, indirizzo...