Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] in cui egli impersonò un matto fuggito dal manicomio che predica di affidare alla logica, intesa come scienza del logos, e all'infanzia il ruolo centrale che spetta loro nell'edificazione della nuova società.
Le più importanti formulazioni teoriche ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] film sono assolutamente non letterari, improntati anzi sempre più a una poetica antiverbale, a una vera e propria sfiducia nel lógos, controbilanciata da un recupero di tutte le forme di comunicazione non verbale (gesto, danza, musica, rito) e da una ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] dello scoppio della crisi ariana) in occasione della dedicazione della basilica di Tiro: un testo che contiene un elogio del Logos e intrattiene alcuni rapporti letterari con la d.e.
Il vescovo di Cesarea è peraltro autore di due commentari biblici ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] . Scritti per una festa di compleanno, con disegni di T. Pericoli, Roma 2006. Si veda inoltre: La televisione, il cagnolino, il logos: ricordo di B. P. A. Gnoli, F. Marcoaldi, M. Bettini, G. Pucci ci parlano del grande critico televisivo a partire da ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] , LXIV (1955), pp. 11-24, e N. Badaloni, Il significato filosofico della discussione sulla salvezza in G. F., in Logos, I (1969), pp. 40-69.
Per l'amplissima bibliografia sul pensiero medico del F., spesso però superficiale e meramente encomiastica ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] ai danni subiti).
Per la logica, infine, Ugo fornisce due articolazioni. Dapprima (I, 11) dice che 'logica' viene da lógos, che significa ragione o discorso; in quanto scienza razionale, la logica ha come sue parti la dialettica e la retorica; in ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] e della giustizia è affidato a Cristo, di cui non si approfondisce minimamente la natura teologica (57), malgrado venga definito «Logos divino» (59), garante del provvidenziale ordine del mondo, nel quale l’unico Dio compone e armonizza la naturale ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] soffre del carico di una tensione ideologica che lo irrigidisce come maschera delle sue contrastanti manie dell'eros e del logos. La sua verità come personaggio è imposta dallo scrittore, dall'esterno, dal suo tenace moralismo, e forse risente, come ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] .
Dalla coscienza dell'arbitrarietà del segno si svilupperanno due opposte tendenze: il tentativo di ritrovare la parola come logos e verità, fondendo poesia e scienza, e il gioco sperimentale-combinatorio con le parole e con le forme destituite ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] incarnazione simbolica di una nuova metafisica, non una banale morale dell'azione, e, se in essa la sconfitta della ragione, del logos, postula l'azione, questa non è propriamente l'azione dell'uomo, cosicché anche qui il D. non intende penetrare più ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...