CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] id., Problemi e aspetti dell'architettura sveva, Palladio, n.s., 10, 1960, pp. 37-47; C. Perogalli, Castelli della pianura lombarda, Milano 1960; G. Agnello, L'architettura civile e religiosa in Sicilia nell' età sveva, Roma 1961; H. Hahn, A. Renger ...
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BROLETTO
P.F. Pistilli
Con il termine b. si indica l'edificio dove, nei secc. 12° e 13°, aveva sede la magistratura dei comuni lombardi e nel quale si svolgevano l'attività amministrativa e l'esercizio [...] 1964, I, pp. 38-45, 181-188; G. Panazza, Appunti per la storia dei Palazzi Comunali di Brescia e Pavia, Archivio Storico Lombardo, s. IX, 4-5, 1964-1965, pp. 181-203; C.R. Brühl, Il ''Palazzo'' nelle città italiane, in La coscienza cittadina nei ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] 1964, I, pp. 38-45, 181-188; G. Panazza, Appunti per la storia dei palazzi comunali di Brescia e Pavia, Archivio storico lombardo, s. IX, 91-92, 1964-1965, pp. 181-203; C. Pietrangeli, I palazzi capitolini nel Medioevo, in Il Campidoglio. Storia ed ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , pp. 129-146; W. Braunfels, Der Dom von Florenz, Olten-Lausanne-Freiburg im Brsg. 1964; A.M. Romanini, L'architettura gotica in Lombardia, Milano 1964, I, pp. 351-414; H. Saalman, Santa Maria del Fiore 1294-1418, ArtB 46, 1964, pp. 471-500; M. David ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] 1968); A. Peroni, La struttura del S. Giovanni in Borgo di Pavia e il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, in Arte lombarda, 14, fasc. 1-2 (1969); A. M. Romanini, Arnolfo di Cambio e lo "stil novo" del gotico italiano, Milano ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] 13, 1983, pp. 152-168; A.M. Romanini, I primi insediamenti francescani. Tracce per uno studio, in Il francescanesimo in Lombardia. Storia ed arte, Milano 1983, pp. 17-24; id., Tracce per una storia dell'architettura gotica a Spoleto, in Il Ducato ...
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CAMPIONESI
P. Rossi
Architetti e scultori lombardi, così denominati dalla storiografia ottocentesca (Malvezzi, 1882; Merzario, 1893) per il loro comune luogo di origine, Campione (od. Campione d'Italia), [...] del 12° secolo.È solo con l'arca di Ottone Visconti (m. nel 1295), nel duomo di Milano, che anche in Lombardia comincia a prefigurarsi nettamente un ramo dei C. e si può iniziare a delineare il profilo di singole personalità artistiche: infatti quest ...
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VALLE D'AOSTA
Carla Lanza Dematteis
Egle Micheletto
Serenella Rolfi
Piero Spagnesi
(XXXIV, p. 929; App. II, II, p. 1084; III, II, p. 1064; IV, III, p. 781)
La situazione demografica della più piccola [...]
Per quanto riguarda l'economia, la V.d'A. si pone al secondo posto in Italia per reddito pro capite, dopo la Lombardia (31 milioni nel 1993), e non conosce il fenomeno della disoccupazione (la sua percentuale di disoccupati, pari al 5,7% della forza ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] imperiale di Sant'Angelo attribuita a G.B. Castello detto il Bergamasco, che introdusse a Genova i concetti decorativi della scuola lombarda.
Dopo l'Alessi numerosi furono i seguaci e gl'imitatori, fra i quali si ricordano G.B. Castello già citato ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] , non con il concorso diretto di Cluny, ma attraverso la riforma di Saint-Bénigne di Digione, introdotta in Normandia dal lombardo Guglielmo da Volpiano (Fécamp, 1001; Bec, 1002; Saint-Ouen a Rouen, 1008; Jumièges, Mont-Saint-Michel e Bernay, tra il ...
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lombard
‹lòmbëd› s. ingl. [dal ted. Lombard(zins) «tasso d’interesse lombardo», poiché nel medioevo i banchieri dell’Italia settentr. erano chiamati spesso lombardi], usato in ital. al
masch. – Tasso di interesse (detto anche tasso lombard)...