Generale (Netherwood 1566 - Londra 1601). Partecipò alla spedizione nei Paesi Bassi condotta dal conte di Leicester, che lo nominò sul campo generale di cavalleria, distinguendosi a Zutphen (1586). Al [...] suo ritorno fu introdotto a corte, dove incontrò i favori della regina Elisabetta, che lo protesse senza mai sostenerne le ambizioni politiche. Desideroso di gloria militare, combatté (1591-92) in aiuto ...
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Figlio naturale (Rotterdam 1649 - Londra 1685) di Carlo II d'Inghilterra e di Lucy Walters. Creato (1663) duca e cavaliere della Giarrettiera, sposò (1665) Anna contessa di Buccleuch, assumendo il cognome [...] Scott della famiglia di lei. Nella contesa per la successione a Carlo, contro Giacomo di York (poi Giacomo II), cattolico, il partito protestante appoggiò le pretese di M., che, esiliato (1679) in Olanda, ...
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Diplomatico (Londra 1786 - Frant, Sussex, 1880). Cugino di G. Canning, entrò in diplomazia nel 1807; incaricato d'affari a Costantinopoli (1810-12), preparò il trattato di pace di Bucarest (28 maggio 1812) [...] tra la Russia e la Turchia, permettendo così alle forze russe di concentrarsi nella guerra contro Napoleone. Ministro in Svizzera (1814-18), propose il piano per la neutralità della Confederazione elvetica, ...
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Uomo politico inglese (Londra 1716 - Withyham, Sussex, 1785). Figlio del primo duca di Dorset, percorse una rapida carriera militare: combatté a Fontenoy (1745) e nello stesso anno partecipò alla repressione [...] della rivolta giacobita in Scozia; in Irlanda fu segretario di Stato per il ministero della Guerra (1751-55). A capo della spedizione britannica sul continente (1759) nella guerra dei Sette anni, fu richiamato ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due anni dopo. Sottosegretario al Foreign Office (1797-99) nel gabinetto Pitt, ne appoggiò la politica di mantenimento di ...
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Figlio (Edimburgo 1566 - Londra 1625) di Maria Stuarda e di Lord H. Darnley. All'abdicazione della madre, fu incoronato, a poco più di un anno, re di Scozia (29 luglio 1567) e fu solo un'arma di ricatto [...] in mano ai varî reggenti (Moray, Mar, Morton, Lennox) che si successero al governo del paese. Debole di salute e di carattere, ebbe però, soprattutto a opera di G. Buchanan, un'ottima educazione letteraria ...
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Generale (Kennington Oval, Londra, 1887 - Alton, Hampshire, 1976). Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, passò nelle guarnigioni di stanza in Renania, dove studiò i metodi militari tedeschi; [...] quindi fu in Egitto, nelle Indie, in Palestina e Transgiordania. Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver partecipato alla campagna di Francia (1940), alla testa della 3a divisione, che riuscì a reimbarcare ...
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Storico e pubblicista inglese (Londra 1892 - Cambridge 1982); delegato inglese alla conferenza della pace nel 1919, primo segretario al Foreign Office (1933-36), è stato docente di politica internazionale [...] all'univ. del Galles (Aberystwyth) dal 1936 al 1947, vicedirettore del Times (1941-45) e, dal 1955, fellow del Trinity College a Cambridge. Tra i suoi scritti: Karl Marx (1934); Michael Bakunin (1937; ...
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Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] Francia, dove si distinse in azioni di guerra sotto Turenne e Condé. Tornato in Inghilterra alla restaurazione (1660), ebbe dal fratello Carlo II il titolo di duca di York e l'ufficio di grande ammiraglio ...
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Uomo politico inglese (Londra 1836 - Highbury, Birmingham, 1914). Dopo gli studî universitarî, si diede con successo al commercio ritirandosene poi (1874) per darsi completamente alla politica. Sindaco [...] di Birmingham (1873), introdusse importanti riforme nella vita economica e amministrativa di questa città; entrò ai Comuni nel 1876, distinguendosi per il temperamento battagliero e l'oratoria vigorosa. ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...