Uomo politico inglese (St. Laurence Jewry, Londra, 1496 circa - Rochford, Essex, 1567). Procuratore generale (1533), fu il principale collaboratore di Th. Cromwell nella politica di espropriazione dei [...] monasteri e fece parte dell'accusa nei processi contro Giovanni Fisher e Tommaso Moro. Speaker ai Comuni (1536), cambiata la situazione, fu tra i cattolici più animosi contro Cromwell e la sua politica ...
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Uomo politico britannico (Greenbank, Lancashire, 1811 - Londra 1889); liberista, fondò nel 1838 con R. Cobden la Lega per l'abrogazione delle leggi sui cereali, e dal 1841 dedicò, sempre in sostegno di [...] R. Cobden, le sue energie alla campagna per il libero scambio. Deputato ai Comuni nel 1843, scioltasi la Lega dopo l'abolizione dei dazî sul grano (1846), B. continuò la sua battaglia liberale, opponendosi ...
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Statista inglese (Gloucester Lodge, Brompton, 1812 - Londra 1862); deputato ai Comuni (1836), divenne lord nel 1837. Sottosegretario di stato al Foreign Office nel gabinetto Peel (1841-46), fu poi ministro [...] delle Poste (1853-55) nel gabinetto Aberdeen. Nominato da Palmerston, nel 1855, governatore generale dell'India, sedò l'insurrezione dell'esercito indigeno del Bengala (1857) evitando la politica di rappresaglie. ...
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Generale inglese (Sutton Park, Bedfordshire, 1722 - Londra 1792). Segnalatosi come brigadiere generale nella campagna combattuta dagl'Inglesi nel Portogallo durante la guerra dei Sette anni, allo scoppio [...] della guerra d'Indipendenza (1776) fu inviato in America Settentrionale e vi ebbe il comando delle truppe destinate all'invasione delle colonie del Canada (1777); vincitore a Ticonderoga e a Fort Edward, ...
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Storico irlandese (Newtown Park, Dublino, 1838 - Londra 1903). Già in Leaders of public opinion in Ireland (1861, saggi su J. Swift, H. Flood, H. Grattan, D. O'Connell), in A history of rationalism in [...] Europe (1865, storia del pensiero religioso, politico ed economico, dal Medioevo alla Riforma) e in A history of european morals (1869, storia delle dottrine morali, dalla caduta dell'Impero romano a Carlo ...
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Nobile inglese (n. 1501 circa - m. Londra 1570), nipote del precedente, sposò una sorella di Caterina Parr; uno dei favoriti di re Enrico VIII, ebbe (1545) le terre dell'abbazia di Wilton e altre terre [...] nel Galles. Membro del Consiglio di Edoardo VI, contribuì a reprimere il moto di Cormish (1549). Quindi (1550) sostenne Warwick contro Somerset e prese parte al processo contro questo, impadronendosi di ...
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Figlio cadetto (n. 968 circa - m. Londra 1016) di re Edgardo, successe (978) al fratellastro Edoardo il Martire. Ebbe il soprannome di Unready (nella tradizione storiografica italiana, Lo sconsigliato), [...] per la scarsa cura che pose nel difendere il paese dalle scorrerie danesi: nel 991 ottenne la pace dietro pagamento di una grossa somma; e nelle successive e quasi annuali invasioni non oppose alcuna resistenza ...
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Uomo politico inglese (Lowestoft, Suffolk, 1859 - Londra 1940); entrato in parlamento con i laburisti nel 1910, due anni dopo diede le dimissioni, per essere poi rieletto nel 1922. Durante la prima guerra [...] mondiale fu pacifista e difese gli obiettori di coscienza. Fu tra i fondatori del Daily Herald che diresse per molti anni. Nel 1931 si oppose a qualsiasi riduzione del sussidio di disoccupazione e fu leader ...
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Politico e scrittore inglese (Ickworth 1696 - Londra 1743). Nel parlamento (1725) aderì all'opposizione contro R. Walpole diretta da W. Pulteney, ma dopo l'assunzione al trono di Giorgio II desistette. [...] Creato vice-ciambellano della casa reale (1730), alla morte della regina Carolina (1737) divenne lord del Sigillo privato. Destituito (1741), sostenne l'opposizione di Stanhope per il licenziamento delle ...
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Uomo politico irlandese (n. 1744 - m. Londra 1806), figlio di John. Membro influente del partito whig, fu deputato al parlamento irlandese; dopo l'unione legislativa con l'Inghilterra fu membro del parlamento [...] del Regno Unito. n Suo figlio John (n. 1770 - m. Brighton 1855), barone, poi (1839) visconte di P., fu ambasciatore inglese a Napoli (1832), a Costantinopoli (1832-37), poi a Vienna (1846-50); nel 1830 ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
londinese
londinése agg. e s. m. e f. [dal lat. Londin(i)ensis, der. di Londinium «Londra»]. – Della città di Londra, capitale della Gran Bretagna; appartenente o relativo alla città di Londra: la popolazione l.; i tipici quartieri l.; le...