(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l’autorità del re longobardo era debole a sud degli Appennini: i duchi di Spoleto e di Benevento rappresentavano dei poteri quasi autonomi. Nel resto del regno ...
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Re dei Londogardi, resse nella Pannonia concessagli da Giustiniano le tribù longobarde del 544 al 565, lottando contro i Gepidi. Padre di Alboino. ...
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Giurista longobardista del sec. 11º, giudice del sacro palazzo (in Pavia). Glossò le leggi longobarde con indirizzi d'interpretazione opposti a quelli del padre Guglielmo, glossatore dello stesso testo. ...
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Parola d'origine germanica, usata nelle leggi longobarde e in altre fonti latine medievali. Le stesse leggi longobarde la traducono con la parola latina inimicitia: altre fonti con vindicta parentum. In [...] alla faide gli omicidî, ferimenti e atti di violenza commessi per ordine del re. Solo nei delitti privati il diritto longobardo riconosce la facoltà di scelta tra la faida e il ricorso all'autorità giudiziaria, a malincuore però e per l'impossibilità ...
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Storico del diritto (Meseritz, oggi Międzyrzecz, 1836 - Karlsfeld 1900); prof. nelle univ. di Zurigo, Berlino, Halle. Sono sue le edizioni delle leggi longobarde e dei capitolari franchi nei Monumenta [...] Germaniae historica. Fu deputato al Reichstag (1878-81) ...
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Duca di Brescia (n. 606 - m. 652), al potere dal 636, rafforzò l'autorità regia contro le spinte separatiste e ampliò le conquiste sui territori bizantini. Il suo Editto del 643 (ispirato alle tradizioni [...] portato alla conquista della costa ligure e della città veneta di Oderzo), volle ricompattare il popolo-esercito dei Longobardi garantendo per iscritto l'assetto del regno, richiamandosi alle tradizioni della stirpe. L'editto ha le caratteristiche ...
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Erudito, paleografo, diplomatista (Cuneo 1809 - Torino 1877), senatore dal 1850; pubblicò edizioni di testi letterarî, tra cui il Cortegiano di B. Castiglione (1854), e giuridici (parte del Codice Teodosiano; [...] leggi longobarde; ecc.). Si occupò molto di argomenti sardi, tentando fra l'altro, invano, di difendere l'autenticità delle cosiddette carte di Arborea. ...
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ANSPERTO
Margherita Giuliana Bertolini
Documentato dal 20 giugno 857, resse la sede arcivescovile di Milano dal 26 giugno 868. Figlio d'un Albuzio di Biassono (Brianza), apparteneva a una di quelle [...] da vedersi come un semplice reato comune o come un delitto politico: certo aveva messo di fronte due grosse famiglie longobarde, segno dei mutarsi dei tempi.
La posizione di A. divenne eminente sotto l'episcopato del successore di Angilberto e suo ...
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VALENTI, Camilla
Eleonora Belligni
Nacque a Mantova verso il 1520 da Valente di Simone e da Violante Gambara, bresciana, di Gianfrancesco e Alda Pio di Carpi.
I Valenti erano un’antica e nobile famiglia [...] che vantava origini longobarde e che si era trasferita a Mantova nel XIV secolo, entrando a far parte del notabilato cittadino. Nel 1518, per decreto del marchese Francesco II Gonzaga, a cagione dei servizi resigli, il padre di Camilla aveva ottenuto ...
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longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).
longobardista
s. m. e f. [der. di longobardo] (pl. m. -i). – Studioso, esegeta dei testi del diritto longobardo, sia con riferimento ai giuristi che nel medioevo fecero oggetto di studio e di commento la raccolta nota col nome di Lombarda...