Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] legittimità del loro operato. A Pavia, in una scuola in cui si studiano con buone tecniche ermeneutiche le norme longobardo-franche per formare i giudici, il diritto romano viene usato come legge generale per colmare le lacune degli incompleti testi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I Longobardi: Castel Trosino
Susanna Cini
Castel trosino
Nome di una località detta sino al XVII secolo Castrum Trusei o Trisei, posta a sud-ovest di Ascoli Piceno.
Fu [...] . La staffa è un oggetto che nasce e si diffonde con gli Avari e sembra che dalla metà del VII secolo anche i Longobardi l’avessero adottata, sebbene non frequentemente. Il dato interessante è dovuto al fatto che quelle di C.T. sono conformate per un ...
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Parola d'origine germanica, usata nelle leggi longobarde e in altre fonti latine medievali. Le stesse leggi longobarde la traducono con la parola latina inimicitia: altre fonti con vindicta parentum. In [...] alla faide gli omicidî, ferimenti e atti di violenza commessi per ordine del re. Solo nei delitti privati il diritto longobardo riconosce la facoltà di scelta tra la faida e il ricorso all'autorità giudiziaria, a malincuore però e per l'impossibilità ...
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Pastorizia
Alessandro Clementi
L'allevamento degli animali minuti, soprattutto ovini, coincide nei momenti del suo maggiore sviluppo con la transumanza. Tale prassi, diffusa soprattutto nelle regioni [...] e la fece scomparire soprattutto nel periodo carolingio, quando la frontiera che era venuta a crearsi fra l'ex ducato longobardo di Spoleto ‒ che comprendeva il territorio di quello che sarebbe stato l'Abruzzo ed era caduto sotto il controllo dei ...
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CALISSE, Carlo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Civitavecchia il 29 genn. 1859 da Paolo e da Maria Cavicchioni. Si laureò all'università di Roma, ed ebbe a maestro Francesco Schupfer. I suoi studi si indirizzarono [...] con la storia del diritto italiano, studiò con particolare attenzione la profonda influenza del diritto canonico su quello longobardo e quello che egli stesso definì il "diritto comune pontificio".
Il suo primo studio su Le condizioni della ...
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AMBROGIO
Paolo Bertolini
Nato, per quanto si può congetturare dal suo epitaffio, intorno al 693, fu "primicerius notariorum", cioè capo del collegio dei sette notai regionari, sotto i pontificati di [...] a sé ancora A. col sacerdote Stefano, perché avvisasse Liutprando del suo prossimo arrivo. I due legati, entrati in territorio longobardo e venuti a conoscenza di insidie che il re avrebbe tramato ai danni del papa, si fermarono ad Imola e scrissero ...
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RIPATICO (portorium, portaticum, ripaticum)
Pier Silverio Leicht
Nell'impero romano si era formato un sistema di tasse che si pagavano in corrispondenza di determinati servizî resi dall'amministrazione [...] si pagava sia per lo sbarco delle merci sui moli del porto, sia anche per il passaggio di certi ponti. Nell'epoca longobarda si trova menzionata, in una donazione del re Desiderio al monastero di Farfa dell'anno 772, l'esenzione dal theloneum, dal ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Lusuardi Siena, 1984, p. 514) e le mura a salienti triangolari di Aquileia (Buora, 1988, pp. 343-348).Per l'età longobarda sono rammentate solo la costruzione, per iniziativa del re Pertarito (671-688), di una porta nelle mura di Pavia (Paolo Diacono ...
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Benedetto I
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Bonifacio. Nulla si sa di lui per il tempo anteriore al suo avvento sulla cattedra papale. Durante il suo breve pontificato egli [...] somma di 3.000 libbre d'oro da destinarsi, come contributo delle classi dirigenti della città, alle spese della guerra contro i Longobardi: s'ignora se e quale parte poté avere il papa nell'invio di tale missione. Indice che, pur fra tante traversie ...
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Re dei Longobardi (m. 590); successe al padre Clefi (m. 574), dopo un interregno di dieci anni, durante il quale i duchi longobardi preferirono una forma di federazione senza re. Eletto probabilmente a [...] (584), A., assicuratasi la subordinazione dei duchi e preso il prenome di Flavio, forse simbolo di fusione tra Longobardi e Romani, fronteggiò validamente Franchi e Bizantini. Con questi, dopo aver ripreso Brescello, concluse una tregua triennale; di ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).