Nel diritto longobardo, l’insieme dei beni che il padre assegnava alla figlia in occasione del matrimonio e che appartenevano giuridicamente alla donna pur essendone consentito l’uso da parte del marito. ...
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thinx Nel diritto longobardo, atto mortis causa, con cui si disponeva del patrimonio a favore di estranei. Affine alla mancipatio romana, serviva ai Longobardi privi di figli a effettuare la donazione [...] dei propri beni, realizzando una sorta di adozione in eredità ...
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Nel diritto longobardo, il furto, in particolare il furto manifesto. Il ladro colto in flagranza di reato, detto fegangi, oltre a restituire al proprietario 8 volte il valore dell’oggetto rubato, doveva [...] pagare una certa somma; se si trattava di un servo o semiservo, e il padrone non lo liberava entro 30 giorni pagando il suo debito al derubato, cadeva in proprietà di quest’ultimo ...
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Nell’antico diritto longobardo, la garanzia per un debito assunta da appartenenti al gruppo parentale, i quali dovevano garantire l’obbligazione con il patrimonio del gruppo, giacché il singolo individuo [...] possedeva, in quanto guerriero o pastore, solo poche cose mobili. Aveva per simbolo una festuca (festucum o notatum), ossia un bastoncello che passava dalle mani del debitore a quelle del creditore e poi ...
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guidrigildo
Nel diritto longobardo testimoniato dall’Editto di Rotari (643), la somma che i colpevoli di ferimento o di omicidio erano tenuti a versare quale compensazione alla parte lesa. Il g. cambiava [...] a seconda della gravità della ferita e dello status sociale della vittima ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º) specializzato in diritto longobardo, nativo di Piacenza. Le sue opinioni sono esposte in un commentario alla Lombarda, diviso in tre libri con commenti a guisa di summae [...] ai singoli titoli, opera di un ignoto compilatore o reportatio di uno scolaro (forse Alberto longobardista). L'opera fu poi rielaborata e ampliata nell'analoga compilazione che va sotto il nome di Alberto (v.) longobardista. ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º) specializzato nel diritto longobardo. Le sue opinioni sono esposte, di seguito e spesso in contrasto a quelle di Ariprando, di cui forse A. fu discepolo, in un commento [...] ai primi due libri della Lombarda, opera di un ignoto compilatore o reportatio di scolari, che amplia o rielabora, con intenti critici e con una maggiore utilizzazione del diritto romano, l'analoga opera ...
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Giurista (n. Monopoli sec. 16º). Scrisse l'ultima opera di carattere pratico sul diritto longobardo: In reliquias iuris langobardi proloquium (1560). Scrisse anche: Glossa in const. "Sancimus" quae est [...] Federici imp. de iure protomiseos sive congrui, e un trattato De pascuis, defensis, forestis et aquis Regum, Baronum, communitatum et singulorum (pubbl. 1630) ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] dell’Umbria e delle Marche e vaste regioni del sud. Già in quest’epoca fu chiaro però che l’autorità del re longobardo era debole a sud degli Appennini: i duchi di Spoleto e di Benevento rappresentavano dei poteri quasi autonomi. Nel resto del regno ...
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Giurista italiano (prima metà sec. 11º), uno dei più noti maestri della scuola di diritto longobardo di Pavia. Il suo nome è legato a una redazione del cosiddetto Liber papiensis (editti longobardi e capitolari [...] franchi) notevolmente diversa dalle altre lezioni in uso. Di qui il significato di legge falsificata che assunse presso i giuristi della scuola di Bologna, fedelissimi alla lettera della legge, l'espressione ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
longobardico
longobàrdico agg. [der. di longobardo] (pl. m. -ci). – Dei Longobardi: diritto l., arte l., scrittura l., ecc. (v. longobardo, che oggi è forma più com.).