Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] a difendere la libertà, sfrontatamente anticlassica, del teatro nazionale: soprattutto Juan de la Cueva nel 1606, e tre anni dopo lo stesso LopedeVega nella Arte nueva de hacer comedia, mentre lo sviluppo del teatro elisabettiano rimase per lungo ...
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ROMANZO
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
F. G.
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Emerico VARADY
Oriente. - Se la differenziazione del romanzo dalla novella va cercata in una diversità quantitativa, cioè in una maggiore lunghezza [...] pastorale del Sannazzaro prendeva le mosse Jorge de Montemayor per la sua Diana, come poi LopedeVega nell'Arcadia. Una specie di romanzo storico ispano-moresco, Historia de Zegríes y Abencerrajes o Guerras civiles de Granada, si deve a Ginés Péréz ...
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La commedia greca. - La commedia greca ha vita assai lunga. Da Cratino, suo grandissimo corifeo, quasi un Eschilo della commedia (muore poco prima del 420 a. C.), giunge a Menandro, con cui può dirsi conclusa [...] azioni sceniche profane e drammi sacri (vite di Santi e Autos sacramentali). LopedeVega, Calderón de la Barca, Tirso de Molina, Guillén de Castro, Juan Ruiz de Alarcón e altri minori sono, come fu detto, i servitori gloriosi dell'immaginazione ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] ); i quattro fiumi che ne sgorgano, le quattro virtù cardinali: e così via (De opif mundi, I, 37; Leg. alleg., I, 56). Se la lettera è Commedia dell'arte; affrettiamoci a riconoscere in LopedeVega, Calderón de la Barca, e altri insigni, una tal ...
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MADRID (A. T., 37-38)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Carlo BOSELLI
Higinio ANGLES
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Carlo MORANDI
Capitale della Repubblica spagnola e in pari tempo di una delle provincie della Nuova Castiglia: [...] sempre è riuscita ad adeguarsi al genio della produzione artistica. Malgrado lo splendore del sec. XVII, raggiunto con LopedeVega, Calderón e Tirso, i teatri madrileni ebbero un'esistenza piuttosto umile. Il primitivo teatro spagnolo, uscendo dal ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] che il pubblico lanciasse né cocomeri né altri proiettili".
Solo più tardi, con l'elevarsi del tono nel dramma, grazie a LopedeVega, a Tirso da Molina, a Calderón e agli altri, nei teatri spagnoli, o almeno nei principali, s'introdusse una relativa ...
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VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Ildebrando Pizzetti
Per lunghissimo tempo V. credette di essere nato nel 1814; perché, diceva, così gli aveva sempre ripetuto sua madre. L'atto di nascita pubblicato [...] è stato affermato che l'Italia non ha mai avuto un suo grande teatro, come l'hanno avuto la Spagna con LopedeVega e Calderón, l'Inghilterra con i drammaturghi elisabettiani e soprattutto con Shakespeare, la Francia con Corneille e Racine e Molière ...
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Nacque in Reggio d'Emilia, forse lo stesso giorno che fu battezzato, 8 settembre 1474. Un ramo della sua stirpe, ch'"ebbe l'antiqua origine in Bologna", e il cognome da Riosto, piccolo borgo tra gli Appennini [...] , in versi e in prosa, e tentarono infelici imitazioni e continuazioni il capitano Espinosa, Luigi Barahona de Soto e LopedeVega (La bellezza di Angelica). In Inghilterra si ritrova la trama dei Suppositi nella Bisbetica domata dello Shakespeare ...
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Nacque in Alcalá de Henares da Rodrigo Cervantes e da Leonor de Cortinas nel 1547, forse nel giorno dedicato al santo del suo nome (29 settembre), e vi fu battezzato, il 9 ottobre seguente, nella chiesa [...] scene di sangue. Ma le due commedie, che pur rivelano l'autore comico non ancora aduggiato dalla grande ombra di LopedeVega, non sono che tentativi per fissare un sogno di poeta. Fuori della realtà, dopo averlo vagheggiato fors'anche nell'amara ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] derivate entrambe dal teatro spagnolo: la prima dalla Verdad sospechosa di Juan d'Alarcón la seconda da Amar sin haber á quien di LopedeVega. Le Menteur è la commedia più gaia e spigliata del C.: sulla scena, che è posta fra le Tuileries e la Place ...
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