PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] il ritratto per esporlo alla Società degli artisti milanese, visitò gli atelier di Michele Rapisardi, Saverio Altamura, del defunto LorenzoBartolini, di Pio Fedi. Al rientro a Milano, iniziò a lavorare a uno dei suoi dipinti più noti, L’origine ...
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PAMPALONI, Luigi
Elena Marconi
PAMPALONI, Luigi. – Nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Lorenzo, il 7 ottobre 1791 da Antonio, modesto negoziante di generi coloniali, e Maddalena Cocchi, terzogenito [...] arti di Carrara, in un ambiente animato dal mecenatismo di Elisa Baciocchi. Qui frequentò la scuola di scultura di LorenzoBartolini e quella di disegno sotto la guida del francese Fréderic Jean-Baptiste Desmarais partecipando, nel 1811, ai concorsi ...
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FONTANA, Pietro
Lia Bernini
Nacque a Carrara il 7 ag. 1782 da Giuseppe Antonio e da Colomba Bergioladi. Il periodo dei suoi studi all'Accademia di belle arti di Carrara, tra il 1796 e il 1803, coincise [...] al concorso indetto all'Accademia di belle arti di Firenze per un monumento colossale a Napoleone, giungendo primo davanti a LorenzoBartolini; entro l'anno ne aveva terminato il modello al vero (già a Carrara, Accademia di belle arti), che non poté ...
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GRITA, Salvatore
Stefano Grandesso
Nacque a Caltagirone il 15 marzo 1828. Fu inizialmente affidato alle monache di clausura, ma più tardi lo presero con loro il padre naturale, il falegname Giovanni [...] figurativa francese. È stato inoltre segnalato il rapporto che l'opera istituisce con la lezione del "bello naturale" di LorenzoBartolini, cogliendo anche le analogie iconografiche tra il gruppo del G. e Il mondo. La tavola degli amori dello stesso ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] . Linacre, medico di Enrico VIII: dedica eccezionale per le stampe giuntine, suggeritagli da G.P. Machiavelli (precettore di LorenzoBartolini Salimbeni e amico di C. Longolio), un fiorentino che era evidentemente in contatto con l'umanista inglese e ...
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COLLINA (Collina Graziani), Giovanni
Monica Manfrini Orlandi
Nacque a Faenza il 28 agosto 1820 da Giacomo e da Pasqua Galanti. Giovanissimo, nel 1832 fece le sue prime esperienze in campo ceramico alla [...] città natale, lo portò nell'anno 1840 a Firenze, dove, probabilmente per consiglio dei Ballanti, seguì per quattro anni LorenzoBartolini all'Accademia di belle arti. Divisero con lui il soggiorno e gli studi fiorentini Federico Argnani e il figlio ...
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GRAZZINI, Gaetano
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze nel 1786 da Giovanni.
Le notizie biografiche, comprese quelle che attestano la professione di scultore, il celibato e l'appartenenza alla parrocchia [...] pp. 62 s.; L. Ginori-Lisci, I palazzi di Firenze nella storia e nell'arte, II, Firenze 1972, pp. 830, 832; LorenzoBartolini. Mostra delle attività di tutela (catal., Prato), Firenze 1978, p. 42; Gli Uffizi. Catalogo generale, Firenze 1979, p. 309, n ...
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CARBONE, Giunio
Armando Petrucci
Nacque a Genova nel 1805 da Serafino e Maria Orengo. Divulgatore di storia, letterato verseggiatore, si occupò all'inizio della sua attività della storia della sua regione, [...] un'ode da lui dedicata nel 1836 alla celebrazione di due opere scultoree del grande LorenzoBartolini (La carità e la fiducia in Dio statue di LorenzoBartolini. Ode di G. C..., Firenze 1836). Trasferitosi dalla città natale a Firenze, ove entrò come ...
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BANDINI, Tommaso
Silla Zamboni
Nacque a Felino (Parma) nel 1807 e compì i primi studi presso l'Accademia Parmense, sotto la guida di Giuseppe Carra; poi, vinto il pensionato artistico, poté recarsi [...] a Firenze e frequentare per diciotto mesi lo studio di LorenzoBartolini, del quale divenne allievo prediletto.
L'esperienza compiuta a Firenze riuscì determinante per la formazione del B. che, sulla scia del maestro, s'impegnò nel tentativo di ...
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Pittore (n. probabilmente Siena 1370 circa - m. Firenze, dopo il 1422). Seppe coniugare in maniera originale le suggestioni del gotico internazionale e le tradizioni senese e fiorentina, in uno stile caratterizzato [...] ), l'Annunciazione all'Accademia, la pala per Monteoliveto (1406-10) e l'Incoronazione (1413), entrambe agli Uffizi. Dell'ultimo periodo gli affreschi della cappella Bartolini in S. Trinita a Firenze (1420-22 circa), in cui ricerca valori plastici. ...
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ecofemminismo
(eco-femminismo) s. m. Corrente del femminismo che si ripropone di coniugare la difesa dei valori e dei diritti delle donne e la salvaguardia dei territori, della comunità, della biosfera, della salute. ♦ Tra le indicazioni...