Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto [...] (4 libri, pubbl. nel 1480 circa), discussioni che si fingono avvenute nel monastero di Camaldoli. Nella prima giornata Lorenzode' Medici e L. B. Alberti discutono intorno alla vita attiva e alla contemplativa; nella seconda Alberti e Marsilio Ficino ...
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Pittore (Pesaro 1825 - Firenze 1884). Allievo di G. Bezzuoli, cominciò dipingendo quadri storici (Savonarola e Lorenzode' Medici, 1853, Torino, Palazzo reale). Si accostò poi ai macchiaioli, ma conservando [...] al suo stile solidità di costruzione e di chiaroscuro. Ebbe modo di conoscere e apprezzare G. Courbet, durante un lungo soggiorno a Parigi (1865-74). Dipinse di preferenza ritratti femminili, nella penombra ...
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Umanista (Firenze 1446 - Montemurlo 1513). Insegnò in varie città d'Italia (a Firenze 1481-83, 1485-88); nel 1489 si recò in Ungheria. Commentò, pubblicò, tradusse autori latini e greci; emendò testi, [...] specie Livio; scrisse tra l'altro, intorno al 1491, un dialogo in tre libri De poetice, dedicato a Lorenzode' Medici. Specialmente importante l'Epistolario, raccolto da lui stesso. ...
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Mercante (Firenze 1420 - ivi 1479), uno dei protagonisti della Congiura de' Pazzi: con Francesco de' Pazzi pugnalò nella chiesa di S. Maria del Fiore, a Firenze (26 aprile 1478), Giuliano de' Medici; subito [...] dopo tentò di uccidere Lorenzode' Medici. Riparato a Costantinopoli, vi fu raggiunto da inviati di Lorenzo e, ricondotto a Firenze, fu impiccato. ...
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Poeta (Firenze 1432 - Padova 1484), fratello di Luca e di Bernardo. Protetto da Lorenzode' Medici, passò nel 1473 al servizio del principe Roberto di Sanseverino. Il suo capolavoro è il poema cavalleresco [...] fratello Luca coinvolto in pericolose speculazioni bancarie. Esiliato da Firenze, poté tornarvi nel 1466 con l'aiuto di Lorenzode' Medici. Questi gli affidò alcune missioni diplomatiche e lo ebbe carissimo almeno sino al 1473, quando, per cause non ...
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Busi, Giulio. – Filologo italiano (n. Bologna 1960). Laureatosi in Lingue orientali (ebraico) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ebraistica presso l’Università [...] . Il libro dello splendore (2008); La vera relazione sulla vita e i fatti di Giovanni Pico della Mirandola (2010); Lorenzode' Medici. Una vita da Magnifico (2016); Marco Polo (2018, nuova ed. 2024); Cristoforo Colombo. Il marinaio dei segreti (2020 ...
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Conte di Pitigliano (n. 1442 - m. Lonigo, Vicenza, 1510), figlio del conte Aldobrandino e di Bartolomea di Carlo O.; combatté prima nell'esercito papale nella guerra contro Viterbo (1459), poi al seguito [...] ), combatté a Velletri (21 agosto 1482) e l'anno successivo contro Venezia in difesa di Ferrara. Tornato con Lorenzode' Medici (1485), contribuì con le sue operazioni militari in favore degli Aragonesi alla conciliazione del papa Innocenzo VIII e di ...
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Scrittrice francese (Milano 1801 - Monthéry 1879). Scrisse varî romanzi (La conjuration d'Amboise, 1822; Gertrude, 1827; Jérome ou le jeune prélat, 1829; Indienne, 1833, ecc.) e le Lettres sur les ouvrages [...] (1824); nei suoi lunghi soggiorni in Italia, e sotto l'influenza di G. Capponi, intraprese e pubblicò studî storici sulla repubblica di Firenze, Lorenzode' Medici, Cola di Rienzo, ecc. Negli ultimi anni pubblicò, sotto lo pseudonimo di M.me Prudence ...
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Favolista, letterato (Scarperia 1754 - Firenze 1825). Sacerdote, professore di matematica e filosofia, accademico della Crusca, ebbe fama per i Sonetti pastorali (1789 segg.), e soprattutto per le Favole, [...] (D. Cavalca, G. Boccaccio, G. M. Cecchi, il Lasca, B. Varchi). Particolarmente pregevole l'edizione delle opere di Lorenzode' Medici compiuta poco prima della morte e acuto lo scritto filologico sulla Necessità di consultare i testi a penna. ...
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Poeta (Firenze 1475 - Roma 1525), figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzode' Medici; fattosi ecclesiastico, ebbe importanti incarichi da Leone X e Clemente VII. Era, quando morì, castellano [...] di Castel Sant'Angelo: e G. G. Trissino da lui intitolò Il castellano, il suo dialogo sulla lingua italiana. Scrisse due tragedie classicheggianti, la Rosmunda e l'Oreste: alla prima, terminata agli inizî ...
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magnifico
magnìfico agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus «grande» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci, anticam. anche -chi). – 1. a. Che ha e dimostra magnificenza, cioè grandezza e nobiltà d’animo, generosità e liberalità: i m. prìncipi...
laurenziano
agg. [der. di Laurentius, forma lat. del nome Lorenzo]. – 1. Di san Lorenzo, relativo a san Lorenzo: basilica l.; Biblioteca L. (o Mediceo-Laurenziana) o assol. la Laurenziana s. f., celebre biblioteca di Firenze, ricca di manoscritti...