CATTANEO, Simonetta
Nicolò Mineo
Nata a Genova nell’anno 1453 da Gaspare e da Cattocchia di Marco Spinola, fu maritata giovanissima, intorno all’agosto del 1468, per la mediazione del signore di Piombino [...] il nome “Simonetta Ianuensis Vespuccia”, attribuito a Piero di Cosimo, si conserva in Francia nel Musée Condé di Chantilly.
Bibl.: Lorenzode’ Medici, Poesie, a cura di G. Carducci, Firenze 1859, p. XVI; A. Neri, La Simonetta, in Giorn. stor. d. lett ...
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Catilina, Lucio Sergio
Giorgio Scichilone
C. (108-62 a.C.) deve la sua fama alla ‘congiura’ che avrebbe ordito contro la Repubblica romana. Questo evento è ripreso da M. nel capitolo Delle congiure, [...] (si pensi all’episodio cruciale della congiura dei Pazzi (→), nel 1478, che spianò la strada al pieno dominio di Lorenzode’ Medici), non senza forti implicazioni autobiografiche, dato che M. stesso fu accusato, nel febbraio 1513, di avere congiurato ...
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Borrani, Odoardo
Pittore (Pisa 1833 - Firenze 1905). Figlio di un pittore paesaggista, trasferitosi con la famiglia a Firenze, nel 1849 lavorò ai restauri del Chiostro Verde di Santa Maria Novella e [...] , seguì i corsi di Enrico Pollastrini e nel 1858 vinse il concorso triennale all’Accademia con il bozzetto di Lorenzode’ Medici che, nella congiura dei Pazzi, si salva nella sagrestia del Duomo. L’anno seguente si arruolò volontario nella seconda ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] 1520 gli vennero commissionati per la Sagrestia Nuova della chiesa di S. Lorenzo a Firenze i sepolcri di Giuliano de' Medici e di Lorenzode' Medici: M. creò un insieme inscindibile di architettura e scultura rinnovando profondamente la tradizione ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] a Genova e ancora a Brescia, ritornò a Firenze (1490) richiamatovi per l'insistenza di G. Pico della Mirandola presso Lorenzode' Medici. Qui, ispirandosi all'Apocalisse e ai libri profetici, denunciò nella sua predicazione i vizî del suo tempo e gli ...
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Francesco della Rovere (Celle Ligure 1414 - Roma 1484), di antica famiglia savonese, entrato nell'ordine dei frati minori conventuali, dei quali divenne ministro generale nel 1464, si addottorò nel 1444 [...] dai Fiorentini, dopo la congiura dei Pazzi e l'uccisione di Giuliano de' Medici, cui seguì la rivolta dei Fiorentini in appoggio ai Medici, S. scomunicò Lorenzode' Medici e interdisse gli stessi Fiorentini, ma l'improvviso accordo di Ferdinando con ...
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Figlio (n. 1490 - m. Pesaro 1538) di Giovanni della Rovere e di Giovanna, figlia di Federico duca di Urbino; successe allo zio materno Guidobaldo I d'Urbino nel 1508. Nominato dallo zio, papa Giulio II, [...] uccise di sua mano. Assolto in giudizio, ricevette Pesaro da Giulio II; spodestato da Leone X (1516) che gli sostituì Lorenzode' Medici, con un colpo di mano riuscì a riprendere la città. Morto Leone X (1521) riebbe il favore della Chiesa, di cui ...
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Letterato (Firenze 1431 - ivi 1470), fratello maggiore di Luigi e di Bernardo; le sue speculazioni economiche a Roma e a Firenze lo condussero più volte al fallimento. Scrisse Le pìstole, freddi componimenti [...] delle Heroides di Ovidio, dedicate a Lorenzode' Medici, il Driadèo d'Amore, poemetto mitologico in ottave (1465) che narra una vicenda analoga al Ninfale fiesolano del Boccaccio, dedicato anch'esso a Lorenzo, il Ciriffo Calvanèo, poema romanzesco in ...
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Umanista, medico, filosofo, astronomo (n. Narni 1427 - m. 1495 circa). Fu a lungo, in varie riprese, alla corte di Mattia Corvino, di cui raccolse un libro di dicta ac facta (1485). Incarcerato dall'Inquisizione [...] incognitis vulgo (1477), riebbe la libertà per l'intervento di Lorenzode' Medici e di re Mattia. Fu propagatore di nuove ardite dottrine filosofiche e astronomiche. Di lui ci rimangono parecchie opere di scienza, oltre a poesie, lettere, invettive ...
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Umanista (Genova 1398 - Firenze 1453). Precettore nella famiglia de' Medici, nel 1431 fu chiamato a insegnare nello Studio; nel 1444 successe a L. Bruni nella direzione della Cancelleria. Restano di lui [...] una consolatoria ai fratelli Cosimo e Lorenzode' Medici per la morte della madre, lettere, epigrammi, elegie. Tradusse la Batracomiomachia (1429); nel 1452, richiesto da Niccolò V, gli inviò due saggi di traduzione dall'Iliade, con elegante ...
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magnifico
magnìfico agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus «grande» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci, anticam. anche -chi). – 1. a. Che ha e dimostra magnificenza, cioè grandezza e nobiltà d’animo, generosità e liberalità: i m. prìncipi...
laurenziano
agg. [der. di Laurentius, forma lat. del nome Lorenzo]. – 1. Di san Lorenzo, relativo a san Lorenzo: basilica l.; Biblioteca L. (o Mediceo-Laurenziana) o assol. la Laurenziana s. f., celebre biblioteca di Firenze, ricca di manoscritti...