La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] pp. 4-5; R. Minghetti, Pappalardo e la Dc, «Rocca», 44, 1985, 6, p. 17.
44 Messaggio delle comunità di base al convegno di Loreto: se la Chiesa non si converte al Vangelo non può esserci riconciliazione, «Adista», 19, 1985, 3196-3197, pp. 8-9.
45 Il ...
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ANGELO Clareno (Pietro da Fossombrone)
Arsenio Frugoni
Nato a Chiarino (una località tra Loreto e Recanati o nelle vicinanze di Ascoli) verso il 1255, da umili genitori ("nos qui sumus rustici"), ebbe [...] nome Pietro. Entrò nella famiglia francescana verso il 1270 a Cingoli o a Fossombrone (da ciò, fino a che mutò nome in Angelo, come si dirà, la designazione nelle fonti come Pietro da Fossombrone). Ottenuto ...
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Musicista (Barano d'Ischia 1754 - Napoli 1834); studiò al conservatorio di S. Maria di Loreto a Napoli e con G. Paisiello; svolse (dal 1789) un'attività operistica, allora non priva di fortuna, specialmente [...] a Napoli e a Venezia. La sua opera più rappresentata fu La pietra simpatica (1795) ...
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Musicista (Altamura 1776 - Milano 1836). Studiò a Napoli nel conservatorio di Santa Maria di Loreto. Terminati gli studî, si trasferì a Milano dove fu maestro di cembalo al Teatro alla Scala e insegnante [...] al conservatorio. Compose e fece rappresentare per la prima volta nei teatri di Venezia, Ferrara, Parma e alla stessa Scala undici melodrammi di vario genere, e due balli, sempre con esito felice. Maestro ...
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Musicista (Napoli 1627 circa - ivi 1704), direttore dei conservatorî napoletani di S. Maria di Loreto e della Pietà dei Turchini, maestro della cappella del tesoro a S. Gennaro e vicemaestro a corte. È [...] considerato il geniale iniziatore della scuola operistica napoletana. Delle sue opere conosciamo oggi Il schiavo di sua moglie (1671) e La Stellidaura vendicata (1674); compose anche cantate, musiche sacre ...
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ZOILO, Annibale
Musicista, nato nella prima metà del secolo XVI a Roma, morto forse a Loreto dopo il 1592. Fu maestro delle cappelle di S. Luigi dei Francesi e di S. Giovanni in Laterano, poi cantore [...] , per le quali egli continuava a essere stipendiato) e passa alla Casa del cardinale Sirleti. Nel 1584 lascia Roma per Loreto, chiamatovi quale maestro di cappella alla S. Casa. Collaborò con G. Pierluigi da Palestrina nella revisione del patrimonio ...
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Nacque probabilmente a Napoli intorno al 1671. Entrò al conservatorio di Santa Maria di Loreto di Napoli, dove studiò violino sotto la guida di Giovanni Carlo Cailò.
Il suo nome appare inserito fra i [...] violinisti nell’organico della cappella reale nel 1704. Tre anni dopo fu scelto fra i virtuosi che andarono a formare la real capilla di Barcellona al servizio dell’arciduca Carlo d'Asburgo. Quando nel ...
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Scultore, pittore e architetto (Recanati 1580 - Roma 1655); appartenne a una famiglia di artisti, operante a Loreto e dintorni. Col fratello Tarquinio eseguì la fontana della piazza del Santuario a Loreto [...] (1625) e quella della piazza dei Galli; e il fonte battesimale del duomo di Osimo (1627) che è la sua opera principale ...
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Prelato e scrittore albanese (n. Zadrima 1606 - m. forse 1643); studiò nel Collegio Illirico di Loreto e nel 1636 fu nominato vescovo della Zadrima. Compilò, per incarico di Propaganda Fide, un piccolo [...] Dictionarium Latino-Epiroticum (1635; riproduz. in facsimile a cura di M. Roques, Parigi 1932) ...
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Musicista (Bisceglie 1656 - Napoli 1716). Studiò con F. Provenzale al conservatorio di Santa Maria di Loreto in Napoli. Scrisse molte composizioni sacre e oratorî. Suo figlio Giovanni (Napoli 1683 - ivi [...] 1742) fu autore delle opere buffe Lo 'mbruoglio de li nomme e Patrò Tonno d'Isca, rappresentate al teatro dei Fiorentini nel 1714 ...
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loreto
loréto s. m. [dallo spagn. lorito; v. lori1]. – Nome fam. e vezzeggiativo con cui vengono spesso chiamati (per lo più come nome proprio) i pappagalli domestici.
loretano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente a Loréto, cittadina in prov. di Ancona: il santuario l.; come sost., abitante o nativo di Loreto. È forma che concorre nell’uso con il più letter. lauretano (v.).