(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] -Londra 1955; S. Giedion, Architektur und Gemeinschaft, Amburgo 1956 (trad. it. Milano 1961); J. Szarkowski, The Idea of LouisSullivan, Minneapolis 1956; C. Maltese, Storia dell'arte in Italia 1785-1943, Torino 1960; I. Insolera, Roma moderna, ivi ...
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Dall’inglese sky-scraper, edificio di marcato sviluppo verticale, con un notevole numero di piani: comunemente si definiscono g. gli edifici con almeno 15-20 piani, cioè un’altezza minima di m 50-70. Affermatosi [...] e Reliance Building, 1894, entrambi a Chicago, in collaborazione con J.W. Root) e a L.H. Sullivan (Wainwright Building a Saint Louis, 1890-91; Guaranty Building a Buffalo, 1894-95) i primi g. realizzati sfruttando quei sistemi strutturali non alieni ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] dello ¥€$, come lo ha definito Rem Koolhaas, ovvero ‘la forma segue il mercato’, per aggiornare il vecchio aforisma di LouisSullivan ‘la forma segue la funzione’), la sua evoluzione verso la complessità, il condizionamento mediatico e la conseguente ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] arts, quello del romanticismo nazionale scandinavo, del revival Louis xvi in Francia, del revival neoclassico in Germania e occupando, in Austria, una posizione paragonabile a quella di L. Sullivan (1856-1924) negli Stati Uniti, di van de Velde in ...
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