Vansina, Jan. – Storico e antropologo belga (Anversa 1929 - Madison 2017). Docente dal 1959 presso la University of Wisconsin-Madison, quindi all’Università di Lovanio (1973-75), è stato tra i massimi [...] studiosi dell’Africa dell’Africa centro-equatoriale, della quale ha ricostruito la storia attraverso un innovativo approccio fondato sullo studio delle fonti orali e della linguistica storica, che l’antropologo ...
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Storico francese (Montpellier 1884 - ivi 1951); prof. di storia medievale all'univ. di Montpellier e in varie università straniere tra le quali quella di Lovanio (1925-27, 1946-47); dal 1941 membro libero [...] dell'Académie des inscriptions et belles lettres. Ha scritto opere su Le règne de Philippe Ier, roi de France (1912), La réforme grégorienne (3 voll., 1924-27, di fondamentale importanza), La chrétienté ...
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giansenismo
Movimento teologico, religioso e politico il cui nome deriva da quello del teologo olandese Giansenio (➔), il cui trattato Augustinus, pubblicato postumo a Lovanio nel 1640, fu condannato [...] con un decreto dell’Inquisizione nel 1641, quindi da Urbano VIII (con la bolla In eminenti del 1642) e da Innocenzo X, la cui bolla Cum occasione (31 maggio 1653) condannava come eretiche cinque proposizioni ...
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Scultore (Bruxelles 1693 - ivi 1756). Allievo di N. Coustou, a Parigi. Dal barocchismo delle prime opere (pulpito di legno nella collegiale di S. Pietro a Lovanio) passò a un classicismo d'ispirazione [...] francese (fontana nella piazza du Grand Sablon a Bruxelles, ecc.) ...
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LAPIDE, Cornelio a (Cornelis Cornelissen van den Staen)
Agostino FAGGIOTTO
Nato a Bocholt (Belgio) il 18 dicembre del 1567, studiò alle università di Douai e di Lovanio. Fattosi gesuita (1592), insegnò [...] S. Scrittura ed ebraico prima a Lovanio (1595-1616) e poi a Roma nel Collegio Romano fino alla morte, avvenuta ivi il 22 marzo 1637.
Grande diffusione ebbero presso i cattolici i suoi commentarî su tutti i libri della Sacra Scrittura, salvo Giobbe e ...
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Orientalista inglese, di padre italiano, nato a Manchester il 14 novembre 1852, morto il 18 gennaio 1925. Insegnò zendo e pehlevico all'università di Lovanio (1900-1903) e sino al 1920 lingue iraniche [...] storia della religione e cultura iranica. Delle sue pubblicazioni ricordiamo La philosophie religieuse du Mazdéisme sous les Sassanides, Lovanio 1884, e il Traité de médicine mazdéenne (trad. dal pehlevico), ivi 1886; oltre a varî studî, traduzioni ...
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Teologo cattolico nato a Mélin-l'Évêque, nel Hainaut (Belgio), nel 1513. Compì il suo corso di studî a Lovanio; maestro in arti nel 1535; rettore del collegio universitario, detto Standonck, dal 1541; [...] Trento. A queste dignità, il suo epitaffio aggiunge anche quelle di decano della chiesa di S. Pietro a Lovanio, di cancelliere dell'università e conservatore dei privilegi di questa istituzione; finalmente, inquisitore generale della fede nei Paesi ...
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GEHUCHTEN, Albert van
Vittorio Challiol
Neuropatologo, nato a Bruxelles il 20 aprile 1861, morto a Cambridge il 9 dicembre 1914. Nominato (1887) professore di anatomia e neuropatologia nell'università [...] europei di neurologia. Le sue opere principali sono: L'état actuel de la doctrine des neurones (Amsterdam 1905); Anatomie du système nerveux de l'homme (Lovanio 1906); Les maladies nerveuses (Lovanio 1920, 2ª ed. 1926), edizioni curate dal figlio. ...
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Gesuita belga (Malines 1889 - Roma 1964); sacerdote dal 1919, prof. di diritto canonico (1923-36) e direttore (1929-36) dell'Istituto filosofico-teologico dei gesuiti a Lovanio, superiore della provincia [...] del Belgio settentrionale (1938-46), dal 1946 fu preposito generale della Compagnia di Gesù ...
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Esegeta e teologo cattolico, nato a Gorkum nel 1542, morto a Douai il 20 settembre 1613. Studiò teologia a Lovanio e vi ebbe tra i professori Michele Baio, del quale ritenne qualche opinione meno ortodossa; [...] godé del resto altissima stima sia per scienza sia per virtù. Fu professore di teologia e. di S. Scrittura (dal 1582), rettore (due volte) e cancelliere (dal 1595) all'università di Douai. I suoi scritti, ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...