Divinità celtica la cui menzione principale si trova in Lucano (I, 444) associata a quella di Teutate e Tarani solo perché il loro culto ha un aspetto ugualmente sanguinario. Nell'interpretazione dello [...] scoliasta lucaneo E. è dato ora come Marte (Hesus Mars sic placatur); ora come Mercurio (Hesum Mercurium credunt siquidem a mercatoribus colitur). Esso è effigiato sull'ara dei nauti di Parigi (Corp. Inscr. ...
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farea
Enrico Malato
Nome di una specie di serpenti libici, che secondo Lucano muovendosi solcavano il terreno con la coda (" contentus iter cauda sulcare parias ", Phars. IX 721). D. li nomina in If [...] caudam et super partem corporis quaeconiungitur caudae; ideo videtur facere sulcum per iter per quod vadit ". (Benvenuto).
Nel codice di Lucano, in cui D. leggeva, ‛ parias ' era certamente scritto ‛ phareas ', donde l'inesatta lettura ‛ farea '. ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] Perduti i trattati letterarî e retorici in latino e in greco, e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia ...
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(lat. Tarănis) Divinità celtica attestata per la Gallia in questa forma specifica da Lucano (accanto a Esus e Teutates) e, con varianti formali, da poche iscrizioni che riguardano pressoché tutto il mondo [...] celtico. Il nome è presentato a volte da solo, più spesso come epiteto di Iuppiter con cui T. è identificato. La scelta di Iuppiter come ‘interpretazione romana’ del dio trova ragione nel fatto che T. ...
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MIGLIONICO, Andrea
Mario Epifani
MIGLIONICO, Andrea. – Nacque il 30 nov. 1662 nel borgo lucano di Miglionico da Francesco de Marrella e da Porzia de Raucio. Il cognome con cui è noto gli sarebbe stato [...] anche l’ipotesi di un protrarsi dell’attività del M. fino al 1735, avanzata sulla base dell’attribuzione al pittore lucano di cinque quadretti che incorniciano una Madonna del Suffragio di F. Guarino a Gravina (Pasculli Ferrara, 1990), per i quali ...
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Gruppo montuoso (il più elevato dell’Appennino Meridionale) che chiude a Mezzogiorno l’Appennino Lucano, disposto prevalentemente in senso O-E. Di natura arenacea e argillosa a E, calcarea a O, esso culmina [...] in tre vette: Serra del Prete (2181 m), Monte Pollino (2248 m) e Serra Dolcedorme (2267 m), che è l’ultima delle montagne appenniniche che presenti tracce glaciali. Per queste peculiarità e per gli interessanti ...
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DE SARLO, Francesco
Patrizia Guarnieri
Nacque a San Chirico Raparo, paese dell'Appennino calabro-lucano in provincia di Potenza, il 13 febbr. 1864 da Luigi e da Stella Durante. Alle idee di rinnovamento [...] politico e sociale che percorsero il Meridione nella seconda metà dell'800, rimase ostile la sua famiglia, eminentemente legata - come lo stesso D. avrebbe lamentato - ad una "maniera angusta di concepire ...
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Scalone, Passo dello Valico dell’Appennino Meridionale (740 m s.l.m.), tra l’Appennino Lucano e quello Calabrese. È a N della Catena Costiera e collega i bacini idrografici del Sangineto e del Crati. È [...] percorso dalla statale 105, tra Belvedere Marittimo e Castrovillari ...
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Marzia
Manlio Pastore Stocchi
Moglie di Catone e di Ortensio, nota a D. attraverso un episodio della Pharsalia di Lucano (II 326 ss.). Dopo aver divorziato dal primo marito, sposò l'oratore; e, morto [...] a Catone perché, per amore di lei, sia benigno ai due poeti (cfr. I 79): ivi è anche un'allusione al discorso che presso Lucano ella rivolge al marito. Ma Catone risponde che il ricordo di M., un tempo a lui carissima, nulla può su di lui, ormai ...
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lucano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Lucanus]. – Relativo alla Lucania, regione storica e moderna dell’Italia merid. (oggi denominata Basilicata): le antiche popolazioni l.; vasi l., vasi di ceramica con figure rosse fabbricati nella Lucania...
lucere
lùcere v. intr. [lat. lūcēre, der. di lux lucis «luce»], ant. e poet. – Mandar luce, risplendere. Usato soprattutto nella 3a pers. sing. e pl. del presente (luce, lùcono), dell’imperfetto (lucéva, lucevano), del cong. imperf. (lucésse,...