Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] dovuto il primo tentativo di spiegazione di quel che egli chiama "lustro della luna", cioè del fenomeno della "lucecinerea".
Le conoscenze botaniche di L. furono certamente notevoli, con osservazioni che vanno al di là dell'interesse iconografico ...
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Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l’oggetto celeste più vicino, è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole.
Caratteristiche generali
La L. è, dopo il Sole, [...] di circa una settimana. Va notato che al novilunio il disco lunare appare debolmente luminoso per la luce su di esso rinviata dalla Terra (lucecinerea); 12 lunazioni formano un anno lunare, corrispondente 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] cui s'era interessato almeno dal 1611), precisò idee sulla natura della luce manifestate fin dal 1615 al Dini e altre sulla lucecinerea della luna (fu incluso nel De Lunae subobscura luce di Liceti, ibid. 1642). Nel tardo 1641 dettò a Evangelista ...
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LICETI, Fortunio
Giuseppe Ongaro
Nacque a Rapallo (ma si definiva Genuensis) il 3 ott. 1577 da Giuseppe, medico, e da Maria Fini. Venuto alla luce prematuramente durante l'accidentato trasferimento [...] del sole, e poi di restituirla a poco a poco. Nel capitolo L dell'opera, dedicato alla lucecinerea che si può scorgere nella parte tenebrosa della luna, specialmente quando è poco distante dalla congiunzione con il sole, il L. cercò di confutare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Astronomia e cosmologia
Dario Tessicini
Tra la fine del Quattrocento e la fine del Seicento l’astronomia vive una fase di profonda trasformazione: mutano i fondamenti teorici, le forme della pratica [...] anzi dedicandovi il suo ultimo scritto, la Lettera al principe Leopoldo di Toscana (1640), che affronta la questione della ‘lucecinerea’, o chiarore, della Luna, in polemica con l’aristotelico Fortunio Liceti (Righini 1978).
Dopo il 1642, anno della ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] situato nel pavimento del IV ventricolo, in corrispondenza dell’ala cinerea (n. motorio dorsale del vago), ma una parte delle fibre M(Z, N), moltiplicata per c2 (c=3∙108 m/s è la velocità della luce nel vuoto), cioè
[5] B(Z,N)=[Zmp+Nmn+Zme−M(Z,N)]c2, ...
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GABBA, Luigi
Enrico Giannetto
Nacque a Torino il 18 dic. 1872 da Alberto e da Giulia Sozzani. Si laureò in ingegneria a Torino nel 1897 e intraprese subito la carriera di astronomo. Dopo brevi periodi [...] Società astronomica italiana.
Ha collaborato con l'Enciclopedia Italiana redigendo le voci Boscovich, Celoria, Cinerea (luce), Cometa, Dembowski, Encke, Inghirami, Lalande, Littrow, Lowell, Meridiana, Piazzi, Quadrante, Radiante, Sestini, Smith.
Una ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
cinereo
cinèreo agg. [dal lat. cinereus, der. di cinis -nĕris «cenere»], letter. – Del colore della cenere: Lenta fiocca la neve pe ’l cielo cinereo (Carducci). In partic., luce c., la debole luminosità color grigio cenere con cui appare,...