ZODIACALE, LUCE
Pio Luigi Emanuelli
. È un bagliore, spesso forte quanto quello della Via Lattea, che si scorge nel cielo, in certe epoche dell'anno, dopo il tramonto del Sole o prima del suo sorgere. [...] è buona, poiché l'inclinazione dell'eclittica rispetto all'orizzonte è, alla sera e al mattino, troppo grande, talché la lucezodiacale viene a confondersi con il chiarore crepuscolare.
Il vertice del cono, più o meno tronco, giunge fino a circa 90 ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] allora fondato. Scoprì 4 satelliti di Saturno e la divisione dell'anello di questo pianeta, studiò il fenomeno della lucezodiacale; con M. Richer determinò la distanza di Marte dalla Terra e quindi le dimensioni delle orbite planetarie e la ...
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zodiaco Zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti 9°, l’uno a N e l’altro a S.
Caratteri astronomici
Lo z. ha quindi 18° di larghezza; esso [...] tempo che il Sole impiega a percorrere le rispettive costellazioni, a seconda della lunghezza della costellazione attraversata.
La lucezodiacale è un debole chiarore a forma di ventaglio che si osserva dopo il crepuscolo serale (da gennaio ad aprile ...
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Insieme di minutissime particelle incoerenti (detriti, terra arida, sabbia ecc.), che si stende sul suolo e, sollevato facilmente dal vento, si deposita ovunque. Per estensione, ogni materiale che, per [...] intorno al piano dell’eclittica, perché lì si addensano i grani di p. che diffondono la luce solare. Affine alla lucezodiacale è la luce anteliale (meglio nota con il termine tedesco Gegenschein), un chiarore molto debole, visibile nella direzione ...
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La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte.
Astronomia e geofisica
La volta celeste appare emisferica, ma alquanto appiattita [...] Luna, se presente, e soprattutto da un debole fondo di luce diffusa: quella diffusa nello spazio interstellare, quella solare diffusa nello spazio interplanetario (lucezodiacale), quella emessa dai gas atmosferici.
Religione
Il c., sia concepito ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] quella interplanetaria (che causa la ben nota lucezodiacale), da quella interstellare e da un'ancora spettro non si osserva idrogeno ma ioni Fe⁺ e Fe⁺⁺, hanno una curva di luce molto regolare, con un rapido aumento di splendore sino a M=−18,5 (circa ...
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UNIVERSO (XXXIV, p. 735; App. I, p. 1096; II, 11, p. 1064; III, 11, p. 1029)
Massimo Cimino
Le conoscenze relative all'U. hanno finito con l'identificarsi, specialmente in questi ultimi anni, con la [...] non sufficientemente luminose per essere individuate, depurata dalle radiazioni luminose derivanti dall'atmosfera terrestre, dalla lucezodiacale e dalle stelle), per determinare teoricamente la quale occorrerebbe a rigore conoscere, oltre che la ...
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SOLE (XXXII, p. 47; App. II, 11, p. 858)
Guglielmo RIGHINI
I progressi compiuti nell'ambito della fisica solare negli ultimi anni sono stati notevolissimi, grazie ai perfezionamenti tecnici degli strumenti [...] F si prolunga ben lontano dal S. e forma quell'ammasso di particelle che è responsabile della produzione della "lucezodiacale".
La corona interna è osservabile anche fuori di eclissi nella radiazione verde 5303 Å mediante il coronografo (App. II ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] 0,2 fotoni/(s∙m2∙secondo d’arco2∙nm) a 550 nm.
Uscendo dall’atmosfera terrestre rimangono solo il contributo di lucezodiacale e quello della luce stellare non risolta, e la brillanza di fondo cielo può ridursi a circa metà. In un campo di vista di ...
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Astronomo (Napoli 1819 - Clova, Yorkshire, 1900); il nome Piazzi gli venne imposto in onore di G. Piazzi, che gli fu padrino. Fu assistente all'osservatorio del Capo di Buona Speranza e poi (1854) astronomo [...] Edimburgo. Fece lunghi viaggi a scopo scientifico e diede forte impulso allo studio del cielo dall'alta montagna. Notevoli i suoi lavori sugli spettri del Sole, dell'aurora polare e della lucezodiacale; nonché i suoi volumi sulle piramidi egiziane. ...
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zodiacale
żodiacale agg. [der. di zodiaco]. – 1. Dello zodiaco: le costellazioni z., le 12 costellazioni dello zodiaco, con le quali coincidono nel nome (v. zodiaco) i 12 segni z., rappresentati figurativamente, in relazione con il valore...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...