oggetto
oggètto [Der. del lat. obiectum "che è posto innanzi", neutro sostantivato del part. pass. obiectus di obicere "mettere davanti"] [LSF] Ogni cosa che cade sotto i sensi dell'Uomo e per ciò stesso [...] , introduca variazioni di fase e non di ampiezza: sono o. di fase per la lucevisibile, per es., alcuni preparati biologici trasparenti e la loro visualizzazione può avvenire mediante tecniche di filtraggio spaziale, di cui un caso è quello applicato ...
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antiriflettente
antiriflettènte [agg. Comp. di anti- e riflettente "che ostacola la riflessione"] [FTC] [OTT] Trattamento a.: procedimento cui vengono assoggettate le superfici delle lenti di obiettivi, [...] nel vuoto, uno strato di fluoruro di magnesio (indice di rifrazione medio nel visibile 1.36) di spessore pari a un quarto della lunghezza media della lucevisibile (cioè di spessore circa 150 nm), in modo da avere interferenza distruttiva per ...
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cristalli fotonici
Giuseppe La Rocca
Materiali caratterizzati da una variazione spaziale periodica della loro funzione dielettrica su scale di lunghezza paragonabili alla lunghezza d’onda della luce [...] visibile. La periodicità spaziale implica che la propagazione dei fotoni in tali materiali sia simile a quella degli elettroni per guidare il flusso della luce e, quindi, anche per controllare i processi di interazione tra la luce e la materia e le ...
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Wood Robert William
Wood 〈uùd〉 Robert William [STF] (Concord, Massachusetts 1868 - Amistyville, New York, 1955) Prof. di fisica nell'univ. di Baltimora (1901), socio straniero dei Lincei (1921). ◆ [OTT] [...] tra circa 0.3 e 0.4 μm (luce di W.) e quasi opaco alla lucevisibile, costituito da un vetro a ossido di nichel; l'insieme del filtro e della lampada elettrica sorgente si chiama lampada di Wood. La luce di W. ha numerose applicazioni tra cui quella ...
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semipermeabile
semipermeàbile [Comp. di semi- e permeabile] [CHF] Membrana, o parete, s.: che presenta permeabilità selettiva, per es., permeabile per il solvente di una soluzione, ma non per il soluto: [...] di certe forme di materia e di energia ma non di altre; per es., è s. una lastra di vetro, che è trasparente ai raggi X, alla lucevisibile e alle onde radio, poco trasparente per il calore e l'ultravioletto, e opaca per correnti fluide di materia. ...
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rinforzo
rinfòrzo [Atto ed effetto del rinforzare (propr. rinforzamento), der. di forza con il pref. intensivo rin-] [OTT] Nella tecnica fotografica, trattamento chimico di negativi o di diapositive [...] delle immagini, consistente nel-l'immersione in appositi bagni. ◆ [FME] Schermo di r.: lastra di metallo che emette lucevisibile o ultravioletta se colpita da raggi X e che viene esposta insieme a una pellicola radiografica per rinforzarne l ...
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Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] .
Struttura chimica e colorazione
Da un punto di vista fisico i c. assorbono preferenzialmente la luce di una parte dello spettro visibile riflettendo e trasmettendo le restanti frequenze dai cui valori deriva il colore percepito dall’occhio. L ...
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TESSUTO
Raffaele Geremia
(XXXIII, p. 703)
Biologia. - Il termine t. è usato in istologia, anatomia microscopica e in genere in biologia per definire raggruppamenti di cellule che svolgono la stessa [...] di lunghezza d'onda nella regione dell'ultravioletto (luce di eccitazione) per ricederla sotto forma di luce a maggiore lunghezza d'onda nello spettro del visibile (luce di emissione). Luce di eccitazione e di emissione hanno lunghezza d'onda ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] -54, 76-77 e 83); è chiamato lume (XXXIII 43 e 110), luce (per es. vv. 100 e 124), che già resplende / ne l'intelletto 11, III IX 12 e Pd V 128-129); tuttavia permette la visibilità dei punti più luminosi dei quali essa sia lo sfondo (per es. ...
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visibile
Riccardo Ambrosini
Dell'aggettivo v. - usato, ad es. da Guittone d'Arezzo Con più m'allungo 6 " me par visibil ch'eo con ella sia ", e 11 " visibel mi par e incarnat'ella ", in un sintagma [...] cose v. sensibilmente o intellettualmente).
Quali cose siano v. dichiara Cv III IX 6 propriamente, è visibile lo colore e la luce: infatti, ben altra cosa è visibile, ma non propriamente, però che " anche " altro senso sente quello, sì che non si può ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...