CASSINI, Giovan Domenico
Augusto De Ferrari
Capostipite di una famiglia di astronomi che legò il suo nome alle vicende dell'osservatorio di Parigi dal 1669 al 1832, nacque a Perinaldo (Pec Rignault, [...] su una linea assai eccentrica alla Terra, tanto da essere visibile solo in prossimità del suo perigeo. Dedicatosi allo studio dei come la Via Lattea), gli si devono quella della luce zodiacale (pur avendola localizzata, non pensava che facesse parte ...
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PINO, Paolo
Mattia Biffis
PINO (de Pinis), Paolo. – Non è nota la data di nascita di questo pittore e letterato, attivo a Venezia e nel suo entroterra a partire dagli anni Trenta del Cinquecento. Poco [...] artistica (Pardo, 1992). Tale ripartizione, di cui sono stati messi in luce i riferimenti classici (Gilbert, 1943-1945, pp. 90 s.), è in grado di restituire la struttura armonica del visibile. In seguito viene affrontato il tema della partizione ...
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PACINI, Franco
Giovanni Bignami
PACINI, Franco. – Nacque a Firenze il 10 maggio 1939, da Gualtiero, insegnante di Urbino, e da Elsa Roesch, nata a Baden (Svizzera).
Trascorse gli anni giovanili a Urbino, [...] ’astrofisica delle alte energie: per esempio, i lampi di luce gamma o gamma-ray burst, allora appena scoperti, o concluse citando una frase di Seneca: «Se le stelle fossero visibili soltanto da un posto sulla Terra, tutti vorrebbero andarci per ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] la mensa; verso il 1950 fu collocato nella chiesa inferiore, visibile su tutti i lati. Recentemente l'arca è stata riportata nel plastica articolazione delle forme suscita una forte alternanza di luce e ombra, coesistono da una parte espressività e ...
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BUONCONSIGLIO, Giovanni, detto il Marescalco
Franco Barbieri
Figlio di Domenico, la cui professione gli procurò il soprannome - quasi un secondo cognome - di Marescalco, sarebbe nato intorno al 1465 [...] , ad affrescarvi anzitutto la sede della Confraternita dell'ospedale: visibile in situ, in mezzo alle tracce di due Santi, Italia, VI, Milano 1838, pp. 64 s.: tutti mettono in luce l'abilità prospettica del Buoncosiglio. E ancora, L. N. Cittadella, ...
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LORENZO da Viterbo
Lucia Casellato
Nacque a Viterbo da Iacopo di Pietro Paolo, secondo quanto riferisce lo storico viterbese Niccolò della Tuccia nella sua Cronaca, redatta verso la metà del Quattrocento [...] la chiesa venne parzialmente distrutta; e ciò che è oggi visibile è frutto di una lunga e paziente ricostruzione, operata dall' . L'analisi condotta sulla tavola ha messo in luce diversi particolari importanti che hanno consentito la formulazione di ...
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GRIMALDI, Francesco Maria
Cesare Preti
Nacque a Bologna il 2 apr. 1618 da Paride, del ramo emiliano della nota casata ligure, e da Anna Cattani, di nobile famiglia locale. Ebbe almeno tre fratelli, [...] telescopi. Sembra che fosse la ricerca di una soluzione a portare il G. alla scoperta della diffrazione della luce e dei colori dello spettro visibile. Poco più di due anni dopo, nel dicembre 1661, la prima parte della Physico-mathesis de lumine era ...
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CINCANI, Bartolomeo (Bartolomeo Montagna)
Lucio Grossato
Figlio di Antonio "Cinchani" da Orzinuovi (Brescia), nacque poco prima del 1450 (L. Puppi, 1968, p. 20, ma v. Gilbert, 1967, p. 185). Che fosse [...] orizzonte, viene esaltata da un colore intenso che si coagula nella luce e che tocca ogni oggetto che in quello spazio è collocato, pittore si sottopone e sottopone qualunque elemento della realtà visibile. Il C. mostra di aver acquisito piena ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] ): in settanta canti, ha per argomento la distruzione del mondo visibile, per metro la terzina dantesca, per fonti le visioni bibliche egli cominciò ad esercitame l'ufficio. Negli anni 1841-43 vide luce a Roma in due volumi la,sua opera maggiore, L' ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] del Sei e Settecento il C. non seppe, dunque, o non volle, mettere in luce il salto di qualità fra l'Italia non pur del barocco, ma dell'Arcadia e del restano dell'opera del C. il limite più visibile, ma anche il più caratteristico e più personale ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...