radiologia
radiologìa [Comp. di radio- nel signif. b e -logia] [FNC] La disciplina che s'occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d'onda, [...] (attualmente, per il prelievo delle immagini dal corpo umano vengono anche impiegati gli ultrasuoni, le radiofrequenze, la lucevisibile, le correnti elettriche e i raggi infrarossi). ◆ [FME] R. diagnostica: v. diagnostica medica per immagini. ◆ [FME ...
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semipermeabile
semipermeàbile [Comp. di semi- e permeabile] [CHF] Membrana, o parete, s.: che presenta permeabilità selettiva, per es., permeabile per il solvente di una soluzione, ma non per il soluto: [...] di certe forme di materia e di energia ma non di altre; per es., è s. una lastra di vetro, che è trasparente ai raggi X, alla lucevisibile e alle onde radio, poco trasparente per il calore e l'ultravioletto, e opaca per correnti fluide di materia. ...
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Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze c. devono essere solubili o disperdibili per poter [...] .
Struttura chimica e colorazione
Da un punto di vista fisico i c. assorbono preferenzialmente la luce di una parte dello spettro visibile riflettendo e trasmettendo le restanti frequenze dai cui valori deriva il colore percepito dall’occhio. L ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] uno spettro indicava la gamma di colori che si osserva quando la luce bianca viene dispersa per mezzo di un prisma, ora però il furono sviluppati per essere utilizzati nella regione del visibile e per questo furono chiamati ottici. Ora questo ...
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I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, [...] per la costruzione di display elettroottici caratterizzati da un contrasto di visibilità costante a campo costante e pertanto insensibili ai fenomeni di abbagliamento da luce ambiente. In connessione con materiali fotoconduttori, come il selenio, i c ...
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Chimica
Fenomeno associato all’emissione di radiazioni luminose e calore per effetto della combustione di sostanze gassose, liquide e solide. Nel caso dei gas la f. può essere premiscelata o a diffusione, [...] sia in polvere sia in forma di nastro (lampi di magnesio); luce molto intensa è data anche dalla f. ad acetilene. Gli andamenti assunti la reazione totale (l’emissione di radiazioni nel campo del visibile e, quindi, la luminosità delle f. è dovuta, ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] ne emanano spontaneamente, ma più spesso sono portati alla luce con trivellazioni anche molto profonde. Per evitare confusioni, così le regioni HII. Queste sono rivelabili sia nel visibile sia nel continuo radio. Importante è inoltre l’emissione ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] come l’idrolisi dell’ATP, il trasporto di elettroni e la luce. Uno degli esempi più importanti di questo tipo di trasporto nelle depositare un secondo strato, più o meno spesso, ben visibile al microscopio, con contenuto di cellulosa molto alto. La ...
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segnale Genericamente, indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine a una o più persone. Concretamente, [...] tattili, termici, visivi, luminosi (comprese le radiazioni non visibili dello spettro) sono fra i più comuni, con una i fanali, per la segnalazione in testa e in coda ai treni, con luce bianca o verde o rossa. I s. della linea e delle stazioni sono ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] di una quantità di m. non visibile stimata 10 volte superiore alla m. visibile, distribuita forse sotto forma di alone l’ammasso della Vergine, distante circa 60 milioni di anni-luce. Stime osservative del campo di velocità della nostra galassia e ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...