FOTOCELLE
Gilberto Bernardini
Per l'effetto fotoelettrico, le sue leggi fondamentali e il significato preciso di certe denominazioni, come "soglia fotoelettrica", v. fotoelettricità (XV, p. 780).
Si [...] al 1930 circa rappresentarono l'ultimo stadio in fatto di tecnica delle fotocelle, specie per la sensibilità alla lucevisibile, sono state recentemente e quasi totalmente soppiantate dalle celle al cesio. Queste furono ottenute la prima volta da ...
Leggi Tutto
METALLOGRAFIA (XXII, p. 33)
Leno MATTEOLI
Daremo qui di seguito notizie sulle più recenti tecniche metallografiche rese possibili dallo sviluppo della microscopia ottica (microscopia a contrasto di fase [...] del microscopio elettronico ordinario è infatti di circa 25 Å, assai superiore a quello dei microscopî ottici in lucevisibile (~ 2000 Å) e ultravioletta (~ 1000 Å); si sono però ottenuti con particolari accorgimenti, risoluzioni dell'ordine di 10 ...
Leggi Tutto
MITOGENETICI, RAGGI
Franco Rasetti
. A base dell'esistenza delle radiazioni cosiddette mitogenetiche, cioè capaci di stimolare la mitosi delle cellule, sta la seguente esperienza riportata dal fisiologo [...] proprietà hanno condotto il Gurwitsch ad ammettere che si trattasse di luce ultravioletta (λ da 220 a 350 mμ). Data la probabile esiste alcuna prova convincente che l'emissione di luce, visibile o ultravioletta, sia un fenomeno generale che ...
Leggi Tutto
RUSKA, Ernst August Friedrich
Pietro Salvini
(App. III, II, p. 638)
Fisico e ingegnere tedesco. Nel 1955 è stato nominato direttore dell'Istituto di microscopia elettronica di Berlino Ovest afferente [...] che la risoluzione risulta inversamente proporzionale alla λ, R. ritenne plausibile utilizzare come sorgente luminosa, in sostituzione della lucevisibile, un fascio di elettroni accelerati con un potenziale di qualche kV. Nel 1931, con l'aiuto di ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] subito dispersione e trovò che lo schema di variazione della intensità dei raggi termici era simile allo spettro della lucevisibile, ma non coincideva con esso; in effetti, lo spettro termico si estendeva ben oltre l'estremità rossa dello spettro ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Particelle elementari
Nicola Cabibbo
Particelle elementari
La materia presenta una gerarchia di strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni [...] alla lunghezza d'onda: E=hc/λ, dove λ è la lunghezza d'onda, c la velocità della luce e h la costante di Planck. Nella lucevisibile i fotoni hanno una energia di circa un elettron-volt (eV, l'energia che un elettrone guadagna traversando una ...
Leggi Tutto
Movimento ed energia
Anna Parisi
La materia è dappertutto
Di che cosa è fatto il nostro Universo? Le cose che lo compongono sono molto diverse tra loro. Possiamo immaginare che, nonostante le loro diversità, [...] dall'Universo. Le stelle emettono questo tipo di onde sia sotto forma di lucevisibile (infatti le vediamo splendere) sia come luce invisibile (raggi X, raggi gamma, ecc.). La luce emessa da una stella ci aiuta a capire, per esempio, di quali atomi ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: fisica. Lo spettro ottico
Klaus Hentschel
Lo spettro ottico
Effetti termici e chimici sui bordi dello spettro ottico
Nel 1800 l'astronomo William Herschel (1738-1822) cercò di risolvere [...] dal giallo all'estremità del rosso, l'intensità termica aumentava, al contrario di quanto accadeva all'intensità della lucevisibile.
Herschel trascorse i due anni successivi cercando di interpretare questa sua scoperta e si interrogò se lo spettro ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Apparati sperimentali
Per F. Dahl
Apparati sperimentali
I più importanti 'apparati sperimentali' sviluppati nel periodo 1920-1945 sono stati gli [...] decine di migliaia di volt ha una lunghezza d'onda di 0,005 nm ca., 100.000 volte più corta di quella della lucevisibile. Il fisico tedesco Ernst Ruska (1906-1988), con l'aiuto del suo direttore di ricerca Max Knoll, costruì nel 1931 alla Technische ...
Leggi Tutto
oggetto
oggètto [Der. del lat. obiectum "che è posto innanzi", neutro sostantivato del part. pass. obiectus di obicere "mettere davanti"] [LSF] Ogni cosa che cade sotto i sensi dell'Uomo e per ciò stesso [...] , introduca variazioni di fase e non di ampiezza: sono o. di fase per la lucevisibile, per es., alcuni preparati biologici trasparenti e la loro visualizzazione può avvenire mediante tecniche di filtraggio spaziale, di cui un caso è quello applicato ...
Leggi Tutto
visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...