AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] S. Martino (seconda metà del sec. 13°), può gettar luce sul ruolo della cultura gotica, prima di marca sveva e l'applicazione, però, di un sistema gotico più spinto, visibile soprattutto nel corpo posteriore e nel transetto. Ivi la testata ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] realizzati nel secondo millennio a.C. sono venuti alla luce nel corso di diversi scavi. Già nel primo millennio le une alle altre da due archi; l'abside non è visibile all'esterno. Tuttavia nella regione si affermò anche la basilica di tipo ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] domestico e un esterno urbano, incorniciato da una finestra o visibile da un balcone, che sarà poi una costante di molte in Alberina (1955), Postribolo (1957) e Rosea nella vaga luce (1958); dagli alti prelati ai personaggi in vista rappresentati in ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] dal mondo celeste. L'evento, spesso associato alla separazione della luce dalle tenebre (Agostino, De civ. Dei, XI), si situa nel momento della progressiva metamorfosi. In alcuni casi è visibile solo la moltitudine disordinata dei d., mentre in altri ...
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BASILEA
H.-R. Meier
(lat. Basilia, Civitas Basiliensium; ted. Basel)
Città della Svizzera settentrionale, capoluogo del cantone omonimo, situata su un'ansa del Reno vicino al confine con la Germania [...] (in precedenza consacrato alla Vergine) hanno portato in luce, oltre a strutture celtiche e della prima e media chiostro dal nucleo ancora sostanzialmente romanico, di cui resta visibile la galleria settentrionale, con arcate su colonnine abbinate, ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] Dresda e di Pima. La maturazione del suo stile, già visibile nei dipinti, trova qui la sua piena affermazione: l'artista caldo, mentre i verdi smeraldo diventano grigi argentei, i contrasti di luce e di ombra si fanno più scenografici.
Nel 1762 il B. ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] esempi straordinari della seconda maniera. Proporzioni, spazio e luce perdono le qualità naturalistiche che la tradizione del il classicismo barocco in uno stile rococò, che è visibile specialmente nel decennio 1725-35, traspare anche da quello ...
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ESSEN
I. Voss
(Esnede, Asinde, Essinde, Essend, nei docc. medievali)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia, chiamata in antico sassone Asnidi (da asni o esni 'salariato giornaliero', [...] Burg a Werden, che, a quanto attestano gli scavi che hanno portato alla luce vasellame dei secc. 7° e 8°, era protetta da un muro in pietrisco una fortificazione, le vestigia delle cui porte erano ancora visibili nel 17° secolo. Il 13 giugno 1041 l ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] giudica la posizione, le dimensioni, le forme e le altre caratteristiche visibili degli oggetti e come si verificano le illusioni ottiche. L'analisi della natura fisica della luce e del colore, dell'anatomia e della fisiologia dell'organo visivo e ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] fondata nel disegno"; la sintesi di naturalismo e di classicismo - visibile questo nel modellato ampio delle forme e nel paesaggio - richiamano e le rocce che campeggiano nel centro raccogliendo la luce della sera.
Che le scene del F. siano composte ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...