Filologo tedesco (Brunswick 1793 - Berlino 1851), prof. nelle univ. di Königsberg (1818) e di Berlino (1825). Grecista, latinista, germanista, studioso di metrica; insigne soprattutto per il metodo della [...] a rigidi criterî razionali. Curò le edizioni di varî scrittori latini; tra esse specialmente notevoli sono quelle di Terenziano Mauro, Aviano, Lucrezio, con ottimo commento critico, e poi di Gaio (1841-42) e dei Gromatici Veteres (2 voll., 1848-52). ...
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KLINGNER, Friedrich
Paolo De Paolis
Filologo classico tedesco, nato a Dresda il 7 luglio 1894, morto a Monaco di Baviera il 26 gennaio 1968. Dopo gli studi a Tubinga e Berlino, ove subì il profondo [...] interessi si mossero soprattutto nell'ambito della poesia latina del 1° secolo a.C.; i numerosi contributi su Catullo, Lucrezio, Tibullo e soprattutto su Virgilio e Orazio sono raccolti, insieme ad altri studi, in Römische Geisteswelt (1961n,4) e ...
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ONFALE (᾿Ομϕάλη, Omphale)
C. Caprino
Regina di Lidia, figlia di lardano e moglie del re Timolo. Dopo la morte del marito O. assunse il regno. Eracle venne al suo servizio e da lui O. ebbe uno o più figli, [...] di Atene, con O. stante e con il capo e il corpo coperti dalla leontè. Tra le pitture, quella della Casa di M. Lucrezio, che deriva da un insigne originale di scuola asiatica, occupa il primo posto per l'eccellenza con cui il dramma dell'avvilimento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia di Roma
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se è stato possibile scrivere qualche parola sulla filosofia [...] di quella del periodo ellenistico, non sono pensatori privi di vigore intellettuale. Per non dire di un gigante come Lucrezio. È che le esigenze scolastiche della periodizzazione si sono scontrate con quelle della tematizzazione e si trattano e si ...
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PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Gino Funaioli
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia [...] di critica testuale, di cui fu maestro ai Romani. Edizioni vere e proprie di lui ci sono esplicitamente attestate per Lucrezio, Virgilio e Orazio; certa si può dire anche l'edizione di Terenzio e di Persio; congetture furono fatte altresì per ...
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MARULLO (Μαροῦλος), Michele
Giuseppe Pavanello
Soprannominato Tarcaniota dal nome della madre, figlio di un greco di Dýmē in Acaia, ma probabilmente di famiglia originaria italiana, sembra nascesse [...] a Neera (la Scala?) palpita la soave voluttà di Catullo e dei lirici fiorentini contemporanei; imita assai bene Lucrezio, ch'egli commentò, negli Hymni naturales, dove nelle divinità mitologiche canta le foize della natura, con sentimento pagano ...
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Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] certe che il nostro destino non è guidato da nessun agente consapevole. Gran parte dell’ultimo libro del De rerum natura di Lucrezio è dedicata all’esame di una serie di argomenti attraverso i quali l’autore si proponeva di dimostrare che i disastri ...
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MECCANICISMO
Federico Enriques
. Nel senso più generale significa concepimento del mondo come una grande macchina, e per conseguenza disegno d'una spiegazione dei fenomeni con pure ragioni di figura [...] la polemica di Platone e d'Aristotele, e gli sviluppi del sistema d'Epicuro, esposto nel poema di Lucrezio, il meccanicismo democriteo ha assunto sempre più un significato metafisico, antagonistico alle filosofie che ricercano un significato del ...
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Poeta francese, nato a Monfort presso Auch (Guascogna), nel 1544, morto a Parigi nel 1590. Trascorse una giovinezza raccolta e studiosa, in cui maturò il disegno (già manifestato in un primo saggio, La [...] poema religioso presentava un'enciclopedia in versi, attinta alle fonti più varie, dalla Bibbia, dall'Hexameron di S. Basilio, di Lucrezio, da Ovidio, fino ai trattati scientifici del suo tempo: lo stile risente più dei difetti che delle qualità del ...
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È uno dei carmi dell'Appendix Vergiliana e tratta delle eruzioni vulcaniche.
L'autore oppone alle finzioni del mito e alle menzogne dei poeti la nobiltà del suo argomento. La terra, egli dice, è solcata [...] di Virgilio. La testimonianza è stata messa in dubbio dai moderni. Siccome il carme non può essere stato scritto prima di Lucrezio, di cui contiene frequenti imitazioni, né dopo l'eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d. C., si tentò di attribuire la ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....