Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] omerico, o che quanto meno si pose su questa linea evolutiva.
Nel caso della similitudine con più punti di contatto (studiata in Lucrezio, per esempio in De rerum natura I 271-297, da D. West, e riconosciuta da D. Sedley come tecnica derivatagli da ...
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L'archeologia preistorica e protostorica
Alessandro Guidi
Solo nell'ultimo dopoguerra un numero crescente di studiosi si è dedicato alla ricostruzione della storia delle ricerche nel campo dell'archeologia [...] progressivo apprendimento dei metodi di lavorazione della pietra, del bronzo e del ferro (si veda il De rerum natura di Lucrezio) fosse nozione comunemente accettata, era al tempo stesso diffusa l'idea che le origini della civiltà si perdessero in ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] » (Cicerone, Pro Sex. Roscio Amerino, XXXV, 100)
Quest’uso, non attestato nel latino classico prima di Cicerone e Lucrezio, è più frequente negli autori cristiani; si tratterebbe dunque di un colloquialismo (Fleischman 1982: 52). Il fatto che la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica
Tommaso Braccini
L’innovazione attestata in ambito letterario è rispecchiata, nel contesto filosofico, dalla nascita di una serie di scuole che hanno una grande influenza nello [...] da alcuni ritrovamenti tra i papiri di Ercolano) risalta l’importanza fondamentale che ha il De rerum natura di Lucrezio per recuperare la dottrina epicurea.
Pirrone di Elide, fondatore dello scetticismo, diffonde invece le sue idee corrosive per via ...
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morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] c’è la morte, noi non ci siamo» (Lettera a Meneceo, 125). Essa è «un nulla per noi, e non ci tocca per nulla» (Lucrezio, De rerum natura, III), o come afferma Wittgenstein: «La morte non è un evento della vita: non si vive la morte» (Tractatus, 6 ...
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GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] per l'illustrazione di volumi a stampa: il frontespizio, da un'invenzione di H. Gravelot, per il De rerum natura di Lucrezio pubblicato a Londra nel 1761; i rami iniziali e finali, e il ritratto del frate Remigio Nannino fiorentino da un disegno di ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] , non a caso recuperata in età moderna dai promotori della rivoluzione scientifica. Per la filosofia atomistica, ripresa da Epicuro e Lucrezio, esiste una sola fisica, valida sia per il Cielo sia per la Terra. Esistono infiniti mondi, che si formano ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] variate, nel senso paragrammatico, all’interno di uno stesso testo (ad esempio il nome Venus nel De rerum natura di Lucrezio; o, per venire a ➔ Giacomo Leopardi, l’anagramma del nome Silvia-salivi della prima strofa della poesia “A Silvia”, vv ...
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Brosses, Charles de
Felice del Beccaro
Magistrato e scrittore francese (Digione 1709 - Parigi 1777). Compiuti brillantemente gli studi in un collegio di Gesuiti, fu nominato a 21 anni consigliere al [...] bien un autre poéte que le D., qui n'a que de la force, étant tout à fait sec et sans amenité ". Questa valutazione di Lucrezio a scapito di D. risulta - com'è stato notato - crescente in Francia da Dorat a Hugo, quasi un confronto fra il poeta dell ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] osservò subito il Lessing) e letterariamente ancora immatura nella prima parte della sua vita (citiamo un poema diretto contro Lucrezio, Die Natur der Dinge, 1751; l'altro poema, patriottico, Hermann, 1751; i Zwölf moralische Briefe, in versi, 1751 ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....