LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] con una lettera ad A.M. Salvini e la risposta) e le Osservazioni sopra la traduzione del De rerum natura di Lucrezio eseguita da A. Marchetti nel 1717 (incluse nelle postume Osservazioni sopra la "Merope"…, Roma 1743).
Imitazione strenua dell'Edipo ...
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ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] di Plauto), ebbe occasione per affrontare testi impegnativi e personalità letterarie fortemente problematiche: Plauto, Terenzio, Lucrezio, Cicerone, Sallustio, Cesare, Augusto, Tito Livio, Lucano, Giovenale, Ammiano Marcellino, Agostino. Sensibile e ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] possono trarre dai poeti; il decimo si occupa della sorte delle anime nell'aldilà con ampie citazioni di vari scrittori classici, da Lucrezio a Omero, da Catone a Seneca: neppure questa parte è finita, ma anche così ciò che resta dei decimo libro è ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] , la raccolta si compone di 10 brevi prose, ciascuna introdotta da epigrafi tratte da poeti classici latini (Orazio, Virgilio, Lucrezio, Persio), e di 12 poesie di vario metro (terzine, sciolti, ode, canzone, ottava), fra cui le celebri La solitudine ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] i confini della letteratura greca e dell'età classica.
Si occupò anche di letteratura latina (Ovidio, Giovenale, Lucrezio, Petronio, Orazio, Catullo, Virgilio), sottolineando sempre la peculiarità dell'apporto romano rispetto ai modelli greci, fino ...
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CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] , Bologna 1963, pp. 52 s., 71 s., 74, 91; C. Jannaco, Il Seicento, Milano 1963, pp. 451-53, 481. 487; M. Saccenti, Lucrezio in Toscana. Saggio su A. Marchetti, Firenze 1966, pp. 282, 315, 317 s.; B. Croce, Storia dell'età barocca, Bari 1967, pp. 389 ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] sette gemme.Non vanno dimenticate le traduzioni, in particolare quelle dei classici latini: Catullo, Orazio, Ovidio, Fedro e Lucrezio.
Nel '47 la morte della figlia gli causò una forte prostrazione e gli ispirò una serie di sonetti. Riavutosi ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] . Coarelli, Assisi 1996, pp. 493-516; P. Viti, P. S., in Enciclopedia Oraziana, III, Roma 1998, pp. 434 s.; G. Solaro, Lucrezio. Biografie umanistiche, Bari 2000, pp. 7-9; A. Calore, La famiglia Rizzi Polenton e il suo palazzo in contrada S. Leonardo ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] Romanistisches Jahrbuch, III (1950), pp. 421 ss.; C. Calcaterra, Poesia e canto, Bologna 1951, pp. 37 ss., 205 ss.; M. Saccenti, Lucrezio in Toscana, Firenze 1966, pp. 239 ss.; C. Varese, La poesia, in Storia della letter. ital., a cura di E. Cecchi ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] " di cui annuncia l'arrivo a Padova per ragioni di studio a Pinelli con lettera del 7 ott. 1570. Grazie a Lucrezia, il C. conosce il nunzio pontificio Fabio Mirto Frangipani e nella sua casa ha modo di contattare "molti grand'huomini", speranzoso ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....