Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] valori diversi e per certi aspetti opposti è modellato il sistema materialistico di Epicuro (341-270 circa a.C.) e di Lucrezio (1° secolo a.C.); del primo restano unicamente due lettere dedicate alla gnoseologia e all'indagine naturale, oltre a una ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] di ciascun uomo.
Atomi e sostanze
Nell'antichità un gruppo di pensatori definiti atomisti ‒ Leucippo, Democrito, Epicuro, Lucrezio ‒ si propose di eliminare le emozioni dall'osservazione dei fenomeni naturali. Essi costruirono un'immagine del mondo ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] .
C'è però assai di più: la conferma che il F. tra l'autunno e l'inverno del '57 leggeva e commentava Lucrezio e ne diffondeva le dottrine, comunicandole ad alcuni amici particolarmente fedeli. Certo, lo stesso filosofo, verso la fine della sua vita ...
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Filosofo greco (Samo 341 - Atene 270 a. C.). Fondatore di una delle più importanti scuole filosofiche dell'età ellenistica, detta il "Giardino" (perché aveva sede in un giardino attiguo alla sua casa). [...] però i turbamenti dovuti agli urti e le deviazioni (E. parla di παρέγκλισις "declinazione": il clinamen nell'espressione di Lucrezio) che rendono conto dell'iniziativa di movimento che è nell'animale. È chiaro che l'abbandono al flusso "naturale ...
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FRANZOSI, Girolamo
Delfina Giovannozzi
Nacque probabilmente a Polpenazze - ora Polpenazze del Garda, presso la sponda lombarda del lago -, tra la fine del sec. XVI e l'inizio del XVII; trascorse gran [...] al De memoria et reminiscentia.
L'opera è densa di citazioni da testi di autori classici e contemporanei, da Platone a Lucrezio, a Tacito, alle auctoritates medievali quali Alberto Magno, Arnaldo di Villanova, Pietro d'Abano, ai moderni come Cornelio ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] del v.: il mondo si presenta costituito «di atomi e di v.». La dottrina democritea verrà ripresa da Epicuro e Lucrezio. Prevale tuttavia nel pensiero antico la negazione del v. la cui non esistenza è dimostrata da Aristotele nella sua Fisica: egli ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] sposano totalmente l'ipotesi dell'uniformità dell'Universo: le leggi di Natura sono dovunque le stesse (nel De rerum natura Lucrezio usa questo argomento a favore dell'infinità dei mondi) e tutto l'Universo è composto dagli stessi elementi, il vuoto ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Il secolo finisce sui poeti dell’età ellenistica, su Ermete, Giamblico e Proclo. M. Ficino si muoverà fra il mondo di Lucrezio, deserto di Dio, e la torbida teurgia di Proclo, mentre G. Pico della Mirandola al fasto del Magnifico preferisce l’ascesi ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] l’epicureismo (inteso come materialismo e immoralismo) fecero perdere ogni traccia di atomismo. Nel Rinascimento, la riscoperta di Lucrezio e di Epicuro (tramite Diogene Laerzio, che faceva anche conoscere l’atomismo democriteo) riporta l’a. in voga ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] , durante gli anni giovanili, in "debolezze ed errori" d'indole religiosa. Ed è un altro fatto che, mentre leggeva Lucrezio, pubblicò gli Affetti di un disperato (1693), canzone a forti tinte lucreziane, che un fervido credente non avrebbe scritta ...
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lucreziano
agg. [dal lat. tardo Lucretianus]. – Di Tito Lucrezio Caro, poeta latino (1° sec. a. C.), o che è proprio, che ha i caratteri della poesia di Lucrezio: il poema l., intitolato «De rerum natura»; il pessimismo l.; l’esametro lucreziano.
crescit eundo
(lat. «cresce con l’andare»). – Espressione di Lucrezio, riferita alla folgore (De rerum natura VI, 341), e che si ritrova simile in Virgilio, Aen. IV, 175, riferita alla Fama (viresque acquirit eundo «e procedendo acquista forza»)....